Turismo delle radici, a New York il presidente Marino racconta l’accoglienza della Campania e la sostenibilità dei nostri borghi

Turismo delle radici, a New York il presidente Marino racconta l’accoglienza della Campania e la sostenibilità dei nostri borghi

Il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, accompagnato dal coordinatore dei Piccoli Comuni della Campania, Stefano Pisani, partecipa al programma di riscoperta delle radici (geografiche, economiche e famiari) a New York, promosso da Italea – il programma di promozione delle radici del Ministero degli Esteri italiano – e realizzato con il Ministero della Cultura e la REgione Campania.
Un progetto molto affascinante, rivolto prevalentemente rivolto agli italiani residenti all’estero e agli italodiscendenti proponendo loro agevolazioni e iniziative per chi volesse viaggiare in Campania sulle orme della propria storia familiare. L’iniziativa si conclude in occasione del Columbus Day.
Il 2024 è l’Anno delle radici italiane nel mondo, dedicato all’accoglienza degli italodiscendenti nei territori d’origine con eventi e iniziative locali, e si presenta come il momento ideale per un viaggio nel Belpaese e in Campania, in particolare. Ad attendere gli ospiti ci saranno eventi e iniziative organizzate da più di 800 comuni, in tutto il territorio nazionale.
Per presentare questo ambizioso progetto, promossa da Italea Campania e l’Istituto italiano di Cultura, si è tenuta alla New York University la conference: «Back to the Roots: Travel as a Powerful Tool for Learning and Enhancing Italian Cultural, Environmental and Culinary Heritage», sul valore del viaggio, del cibo e della sostenibilità come struttura portante per il futuro.
Molto applaudito l’intervento del presidente Marino che ha evidenziato l’importanza delle radici culturali dei nostri borghi come ponte tra Italia e Stati Uniti, promuovendo il patrimonio culturale e turistico della Campania. Nel corso della giornata, poi  si sono svolti incontri istituzionali presso l’Istituto Italiano di Cultura e con le comunità italiane di New York, con l’obiettivo di consolidare relazioni strategiche e rafforzare la collaborazione.
Questo l’intervento di Marino che aveva come titolo: «Il Ruolo dei Sindaci Campani nell’attrattività dei Piccoli Borghi:Turismo Sostenibile e Valorizzazione delle Radici»

 Gentili signore e signori, autorità presenti
i piccoli borghi della Campania sono autentici scrigni di cultura, storia e tradizioni. E i sindaci svolgono un ruolo cruciale nel promuoverne l’attrattività, incentivando un turismo che valorizzi non solo il patrimonio artistico e naturale, ma anche le radici culturali e le eccellenze enogastronomiche.
In questo contesto, ANCI Campania – l’associazione che da 50 anni raggruppa 550 Comuni della Campania –  si pone come un attore di coordinamento, stimolo e supporto, affinché le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dei fondi strutturali europei 2021-2027 siano finalizzati a potenziare questi aspetti in sinergia con la Regione.

Il Ruolo dei Sindaci nella Promozione dei Borghi

I sindaci campani sono molto più che semplici amministratori locali: sono ambasciatori del territorio. In questa veste, la loro azione non si limita alla gestione burocratica dei servizi erogati ai cittadini, ma si estende alla promozione di politiche di sviluppo locale che valorizzino il patrimonio identitario e culturale delle aree rurali e dei piccoli comuni. Attraverso una gestione integrata e sostenibile delle risorse, noi primi cittadini possiamo stimolare iniziative capaci di attirare un turismo consapevole, rispettoso e in sintonia con l’ambiente e la comunità.
Tra i compiti principali dei sindaci rientra la capacità di fare rete, creando network con altri comuni, enti territoriali e associazioni per costruire itinerari turistici alternativi che integrino le attrazioni principali con i percorsi meno noti, favorendo la scoperta dei borghi delle aree interne della Campania, quello che un tempo l’economista Manlio Rossi Doria chiamava “la terra dell’osso”.
Un esempio virtuoso è rappresentato dai progetti di riqualificazione dei piccoli centri storici, dalla promozione delle feste e delle sagre locali centrate sulla valorizzazione dei prodotti tipici.

Turismo Sostenibile e Rilancio delle Aree Interne

In questo quadro, uno degli obiettivi centrali per gli amministratori locali campani è quello di incentivare un turismo sostenibile,  non invasivo ma che si integri con l’economia locale, promuovendo uno sviluppo equilibrato che preservi le risorse naturali e culturali del territorio. Questo tipo di turismo punta a distribuire i flussi turistici in modo più uniforme, evitando la concentrazione nelle grandi città, ormai sature e con gravi problemi di accoglienza.
Il rilancio delle aree interne della Campania, spesso soggette a fenomeni di spopolamento e marginalizzazione economica, può avvenire attraverso progetti di valorizzazione che partano dalle specificità del luogo: i sentieri naturalistici, le tradizioni artigianali, le produzioni agricole locali e le tradizioni culinarie sono tutti elementi che, se inseriti in un’offerta turistica integrata, possono diventare attrattive uniche.
Un esempio di successo è rappresentato dal turismo lento, con itinerari che si sviluppano lungo cammini storici e percorsi naturalistici come la “Via Francigena del Sud”, che attraversa diversi borghi campani. In questo contesto, i sindaci svolgono un ruolo di facilitatori, incentivando la creazione di strutture ricettive sostenibili come bed & breakfast, agriturismi e rifugi escursionistici, oltre a sostenere iniziative di mobilità dolce e turismo esperienziale.

Turismo delle Radici e Tradizioni Enogastronomiche

La Campania vanta un patrimonio enogastronomico di straordinaria ricchezza, frutto di una tradizione secolare che si esprime attraverso la varietà dei suoi prodotti tipici: dalla mozzarella di bufala ai vini dell’Irpinia, dai limoni della Costiera Amalfitana ai pomodorini del Vesuvio. I sindaci, in collaborazione con ANCI Campania, possono valorizzare queste eccellenze attraverso percorsi enogastronomici tematici, che coinvolgano le aziende locali e propongano esperienze di degustazione e laboratori didattici. Il turismo delle radici, destinato in particolare ai discendenti degli emigrati campani, rappresenta un’opportunità di sviluppo su cui puntare. Questo tipo di turismo si concentra sulla riscoperta delle origini familiari e sulla riconnessione con i luoghi d’infanzia dei propri avi, creando un legame emotivo forte tra il visitatore e il territorio. I sindaci, in questo contesto, possono promuovere progetti di valorizzazione degli archivi storici, organizzare eventi che celebrano la cultura locale e supportare la creazione di alberghi diffusi, che permettono di vivere l’esperienza autentica della vita di paese.
Permettetemi di soffermarmi su questo. Il turismo delle radici in Campania è un’opportunità unica per costruire itinerari che valorizzino le tradizioni e le eccellenze del territorio, rispondendo alla domanda di un turismo sempre più orientato verso l’autenticità e la scoperta delle origini. La pasta di Gragnano, il pomodoro San Marzano, la dieta mediterranea del Cilento e il termalismo campano sono solo alcune delle gemme che compongono il ricco mosaico culturale della regione. I sindaci e le amministrazioni locali, in collaborazione con ANCI Campania e la Regione, possono giocare un ruolo decisivo nel promuovere questi percorsi, garantendo che le risorse del PNRR e dei fondi europei siano utilizzate per creare un’offerta turistica integrata, sostenibile e capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.
La dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, ha le sue radici proprio in Campania, più precisamente nel Cilento. Qui, lo scienziato americano Ancel Keys negli anni ’50 identificò il modello alimentare che sarebbe diventato celebre per i suoi benefici sulla salute. Il Cilento, con i suoi borghi incastonati tra il mare e le colline, è il luogo ideale per vivere un’esperienza che unisca benessere e tradizioni culinarie. Un itinerario sulla dieta mediterranea potrebbe partire da Pollica, cuore pulsante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, con una visita al “Museo Vivente della Dieta Mediterranea”, per poi proseguire verso i piccoli borghi come Acciaroli e Pioppi, dove si può partecipare a corsi di cucina tipica e percorrere i sentieri che portano ai campi di ulivi, vigneti e orti biologici. Qui, i visitatori possono scoprire la filosofia alimentare alla base della dieta mediterranea, fatta di olio extravergine di oliva, cereali, legumi, verdure fresche e pesce azzurro. A coronamento dell’esperienza, non possono mancare degustazioni di piatti come la zuppa di legumi, le alici di Menaica e il pane di grano duro.
Lo stesso si può dire del termalismo che ha una lunga tradizione che risale all’epoca romana e ha continuato a svilupparsi fino ai giorni nostri. I numerosi stabilimenti termali della regione, come quelli di Ischia, Castellammare di Stabia e Contursi, rappresentano oggi una risorsa fondamentale per il turismo legato al wellness. Le acque termali, ricche di minerali e conosciute per le loro proprietà curative, sono il cuore di un’offerta turistica che coniuga relax e salute.

Proposte di Itinerari Alternativi

Accanto ai grandi attrattori della regione, come Napoli, la Costiera Amalfitana e Sorrentina e Pompei, i sindaci possono promuovere percorsi alternativi che portino alla scoperta dei borghi minori, delle aree montane e delle zone rurali. Un esempio potrebbe essere un itinerario tra i “Borghi della Valle del Calore” nell’area del Cilento, dove è possibile visitare piccoli paesi come Felitto, famoso per i fusilli, e Magliano Vetere, noto per le sue antiche grotte.
Un altro percorso interessante potrebbe snodarsi tra i borghi dell’Irpinia, terra di vini pregiati e di tradizioni rurali ancora vive. Partendo da Taurasi, patria dell’omonimo vino DOCG, si può attraversare Montemarano e Gesualdo, con i loro castelli e le loro tradizioni musicali, per terminare a Nusco, uno dei borghi più belli d’Italia.

Il Ruolo di ANCI Campania

ANCI Campania si pone come un interlocutore privilegiato tra i comuni e le istituzioni regionali ed europee, lavorando affinché i fondi strutturali e le risorse del PNRR siano indirizzate verso progetti di valorizzazione territoriale che mettano al centro la sostenibilità, la tradizione e la riscoperta delle radici. L’associazione si impegna a creare momenti di formazione per i sindaci, promuovendo la conoscenza delle opportunità di finanziamento disponibili e facilitando la condivisione delle buone pratiche tra i diversi comuni.
Le risorse del PNRR e del quadro finanziario pluriennale europeo 2021-2027 sono fondamentali per sostenere progetti di infrastrutturazione, digitalizzazione e promozione turistica. In particolare, il turismo culturale e quello legato alle radici e alle tradizioni enogastronomiche possono beneficiare di finanziamenti dedicati, come i fondi per la promozione dei prodotti agroalimentari locali, il supporto alle imprese turistiche innovative e la creazione di reti di collaborazione tra territori.

Nel concludere e nel ringraziarvi per la vostra attenzione, permettetemi di ricordare che il nostro lavoro di sindaci della Campania ha una missione: trasformare i borghi della regione in destinazioni turistiche di eccellenza, puntando sulla sostenibilità, sulla valorizzazione delle radici e sul turismo enogastronomico. Vogliamo creare un modello di sviluppo che coniughi tradizione e innovazione, preservando l’autenticità dei territori e migliorando la qualità della vita dei residenti. E’ una sfida alta, difficile, complessa che contiamo di vincere.

Carlo Marino
Presidente Anci Campania
Sindaco Caserta

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