Affrontare le criticità del Pnrr. Ecco i quattro punti su cui va cambiata rotta

Affrontare le criticità del Pnrr. Ecco i quattro punti su cui va cambiata rotta

Un incontro per verificare le criticità e i colli di bottiglia dei bandi e degli avvisi Pnrr e per individuare percorsi condivisi finalizzati a rimuovere ostacoli alla spesa.
Un incontro durato quasi due ore nella sede di Anci Campania a cui hanno preso parte il deputato Piero De Luca, vicepresidente dei deputati Pd, i presidenti delle province di Avellino (Rizieri Buonopane), di Caserta (Giorgio Magliocca) e di Salerno (Michele Strianese, che anche presidente di Upi Campania), il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, il segretario generale Nello D’Auria, e il presidente del Direttivo, Giuseppe Parente.

Diversi i temi al centro del confronto. Il primo, immediato, riguarda la mancanza di personale degli enti locali e l’insufficienza delle competenze messe  a disposizione finora dal Dipartimento della Pubblica amministrazione. «Una criticità grave – ha sottolineato il presidente di Anci Campania, Marino – perché mancando nei bandi la voce ‘assistenza tecnica’, viene meno un braccio operativo. Dal punto di vista informativo abbiamo messo in campo un grande sforzo da parte di Anci Campania e Ifel  riuscendo a coinvolgere  centinaia di Comuni campani. Ma poi si arriva nel cul-de-sac finale perché manca personale e manca una standardizzazione delle procedure».

Quattro i punti su cui alla fine si è chiesto a Piero De Luca di intervenire presso i gruppi parlamentari e il governo. «Il primo – ha riassunto De Luca – riguarda il personale perché ancora oggi i tecnici che dovevano arrivare nei Comuni del Mezzogiorno e non sono arrivati. Il secondo attiene ai progetti, sarebbe auspicabile immaginare studi di fattibilità standard da inserire negli stessi bandi di gara, semmai proposti dalla stessa Agenzia per la coesione. Terzo aspetto riguarda requisiti restrittivi e limitativi contenuti nei bandi che restringono la partecipazione ai bandi, penso alla vulnerabilità, e che penalizzano soprattutto i Comuni del Sud. Infine, quarto elemento, è rappresentato dalla necessità di un coordinamento territoriale che individui le priorità ed eviti duplicazioni sui territori».
C’è la necessità di fare presto, vista la scadenza di bandi e avvisi e il ritmo stringente del cronoprogramma del Pnrr. «Mi incontrerò – ha concluso De Luca -, forte di questo confronto, già nei prossimi giorni con i soggetti istituzionali che sono interessati ai progetti su cui abbiamo riscontrato le maggiori criticità. E mi farò promotore di un vertice con Anci Campania e i ministeri responsabili, oltre a un’azione di carattere normativo per rimuovere le criticità riscontrate, che sono numerose e rischiano di far perdere occasioni strategiche per i territori come gli interventi nelle scuole, per gli asili nido, la rigenerazione urbana, la riqualificazione ambientale, la transizione digitale».

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