Aiuti-quater, fondi disponibili 2023: richieste da mettere in piattaforma

Aiuti-quater, fondi disponibili 2023: richieste da mettere in piattaforma

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato il decreto che disciplina le modalità operative e le condizioni di accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, previste dall’articolo 26, comma 6-quater, del decreto-legge n. 50/2022 (c.d. DL Aiuti). Si attende, adesso, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per renderlo operativo. Le Stazioni appaltanti dovranno inviare le richieste di accesso al Fondo tramite la piattaforma gestita dal Ministero

Sono interessati dal decreto, gli interventi previsti dall’articolo 26, commi 6-bis e 6- ter del succitato dl 50/2022, ossia:

• appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, ivi compresi quelli affidati a contraente generale, nonché agli accordi quadro di cui all’articolo 54 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, relativamente ai SAL eseguiti o contabilizzati dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
• appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla base di offerte con termine finale di presentazione compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 che non abbiano accesso al Fondo avvio opere indifferibili (ex articolo 26, comma 7 del decreto-legge n. 50 del 2022), relativi anche ad accordi quadro di cui al citato articolo 54 del decreto legislativo n. 50 del 2016, per le lavorazioni eseguite o contabilizzate ovvero annotate dal direttore dei lavori, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Le Stazioni appaltanti dovranno inviare le richieste di accesso al Fondo, telematicamente tramite la piattaforma dedicata gestita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rinvenibile all’indirizzo https://adeguamentoprezzi.mit.gov.it/login, all’interno di quattro finestre temporali individuate tra il 1° aprile 2023 e il 31 gennaio 2024.

Il decreto, inoltre, stabilisce i termini entro i quali il Ministero esaminerà le domande ricevute relativamente a ciascuna finestra temporale, precisando che deciderà cumulativamente secondo l’ordine di presentazione delle domande.

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