Il Piano di ripresa e resilienza, il piano nazionale per gli investimenti complementari e le risorse messe a disposizione dell’Europa per le politiche di coesione costituiscono lo strumento fondamentale per ridisegnare una Campania più giusta e più equa, ridurre le disuguaglianze, creare nuova occupazione di qualità, in particolare giovanile e femminile, ridurre i divari territoriali tra aree interne e costiere e garantire uno sviluppo sostenibile.
Tra i principali protagonisti nell’attuazione dei piani troviamo i Comuni della Provincia di Caserta. Gli enti locali casertani, essendo attuatori di investimenti per un valore complessivo di alcuni miliardi di euro, hanno manifestato la volontà come amministratori di collaborare con le parti sociali nell’identificazione e superamento delle criticità presenti nelle fasi attuative dei progetti approvati nel Pnrr. Inoltre, è bene ricordare che il contesto socioeconomico della Provincia di Caserta è reso critico dall’aumento continuo di materie prime ed energia che colpisce non solo le famiglie ma anche le imprese e le amministrazioni locali ponendo in uno stato di rischio gli investimenti pubblici e privati. E’ questo scenario che spinge le Amministrazioni e Cgil.Cisl-Uil a stringere una forte collaborazione.

Da sinistra, Giovanni Letizia (Cisl), il presidente Carlo Marino, Sonia Oliviero (Cgil), Pietro Pettrone (Uil)
Anci Campania, occupandosi di dare seguito alle istanze degli Amministratori locali, ha pertanto stipulato un protocollo d’intesa con le Organizzazioni Sindacali casertane al fine di rafforzare la propria collaborazione e sinergia per accompagnare i Comuni nell’attuazione del Pnrr, consapevoli del fatto che le riforme e le risorse erogate devono dare un volto nuovo e moderno alla Pubblica Amministrazione. Le parti concordano, inoltre, di favorire il confronto e promuovere la costituzione di tavoli nel Comune capoluogo di Caserta con l’obiettivo di riferire sull’attuazione degli interventi rispetto ai progetti d’investimento e sulle possibili ricadute economiche e sociali riguardanti le filiere produttive e industriali, garantendo sempre un monitoraggio sulle condizioni di lavoro e di occupazione.
Una particolare attenzione sarà data, non solo al conseguimento degli assi strategici del Pnrr su transizione digitale, transizione ecologica, occupazione giovanile e femminile, Sud e coesione territoriale, inclusione sociale, ma soprattutto alle politiche di rigenerazione urbana e a legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Protocollo d’Intesa avrà la durata di due anni e non vi è alcun titolo oneroso. Il Presidente Carlo Marino si dice soddisfatto e commenta: «L’articolazione provinciale consente di dare attuazione al prortocollo sottoscritto anche con le organizzazioni sindacali regionali. Si tratta ora di dare attuazione alle intese con iniziative mirate, calate sulle singole realtà sociali e industriali».
Per leggere il protocollo CLICCA QUI
1 Comment
Cory Casimaty
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