Anci Campania e Slow Food: firmato il protocollo d’intesa. Marino: grande soddisfazione

Anci Campania e Slow Food: firmato il protocollo d’intesa. Marino: grande soddisfazione

E’ stato firmato un protocollo d’intesa tra Anci Campania e Slow Food Campania al fine di sviluppare attività complementari e sinergiche per favorire lo sviluppo del territorio in ambito agroalimentare alla presenza del Presidente Anci Campania, Carlo Marino. e il Presidente Slow Food Campania, Angelo Lo Conte. Un’intesa fortemente voluta da entrambi i Presidenti delle due associazioni dopo che anche a livello nazionale è stata siglata un analogo accordo (CLICCA E LEGGI).

Il protocollo prevede delle azioni concrete tra le parti. Anci Campania si farà, infatti, promotore di iniziative attivate da Slow Food per quanto riguarda la conservazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, attraverso la propria struttura territoriale. Sensibilizzare i cittadini alla conoscenza dei processi di produzione del cibo locale, parte integrante della cultura e della storia dei luoghi, è uno degli obiettivi prefissati dalla convenzione. Mentre Slow Food s’impegnerà anche a promuovere le buone pratiche sostenibili di gestione del territorio e di produzione del cibo e sulla conservazione della biodiversità e dell’agrobiodiversità presso enti e istituzioni. 

Il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, esprime soddisfazione per l’accordo : «E’ un’intesa che sarà sviluppata ulteriormente visto che la nostra regione è uno scrigno di biodiversità e di eccellenze. Con Slow Food faremo in modo da promuovere la cultura agroalimentare del territorio campano, legandolo alla dieta mediterranea che proprio qui alimenta una ricerca legata alla salute. Attraverso questa collaborazione, che durerà per 24 mesi, si potrà agire su tutto il territorio regionale. La sinergia con cui lavoreremo creerà basi solide per il futuro».
«L’interesse comune dell’Anci e della nostra associazione – aggiunge il Presidente Lo Conte – è realizzare forme di collaborazione istituzionale, facilitando le relazioni tra Comuni, consorzi di tutela e piccole imprese per favorire modelli che sostengano sistemi equi e rigenerativi di produzione, distribuzione, promozione, consumo e gestione dei rifiuti, puntando alla necessaria transizione verso sistemi alimentari sostenibili nel rispetto del territorio e dei produttori».

 

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