Si faccia subito ripartizione del fondo Fsc, basta ritardi: Governo e Ministro del Sud battano un colpo

Si faccia subito ripartizione del fondo Fsc, basta ritardi: Governo e Ministro del Sud battano un colpo

«Anci Campania manifesta la più viva preoccupazione per i ritardi che gravano sulla ripartizione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Si tratta di un indugio grave, che impedisce a Regioni e Comuni di ottenere importanti risorse per gli investimenti nelle loro città, da destinare a urgenti progetti strategici, a partire dalla manutenzione di strade e infrastrutture viarie fortemente colpite e danneggiate dal maltempo e dalle alluvioni di questi mesi. A questo si aggiunge la necessità di fronteggiare continue e importanti problematiche sulle infrastrutture stradali, opere non finanziabili né dai programmi comunitari, né dal PNRR: le uniche risorse utili per garantire sicurezza e accessibilità sono proprio quelle del FSC». A dirlo il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, e il Coordinatore regionale dei Piccoli Comuni, Stefano Pisani.

«Come è noto, il FSC è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Uno di questi riguarda la riqualificazione urbana da finanziare proprio con l’FSC. La riduzione dei divari territoriali nell’edilizia pubblica e nella qualità dello spazio pubblico non attiene solo alla direttrice Nord-Sud del Paese, ma anche alla diversa dimensione delle aree in cui gli investimenti sono programmati e realizzati: grandi città e loro periferie, centri urbani medi e medio-piccoli (che in Campania condividono con molte periferie metropolitane una situazione di profondo degrado), aree rurali e di montagna, aree costiere e isole minori. Le risorse da programmare per la tranche 2021-2027 ammontano a 58,6 miliardi di euro, il 40 per cento delle quali al Mezzogiorno con poco più di 7 miliardi alla Campania. Ad oggi manca l’approvazione da parte della governance istituzionale per le politiche di coesione, segnando così un inaccettabile ritardo, visto che il riparto doveva avvenire già nel 2021. Una mancata tempestività che mette a repentaglio i progetti, ma soprattutto l’efficacia delle realizzazioni improntata a rapidità e certezza dei tempi», aggiungono Marino e Pisani.

«C’è un riparto già definito delle risorse che va semplicemente approvato, non si può correre il rischio di non poter programmare per tempo gli interventi, con l’avvilente e beffardo contraccolpo di una possibile revoca per mancata assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti. Per questo motivo, Anci Campania chiede un intervento immediato e urgente alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in quanto “Autorità politica per la coesione”, al fine di rimuovere ogni ostacolo alla ripartizione del FSC. Nel contempo sollecita il Ministro per il Sud e la coesione territoriale a vigilare e a garantire che non si operino limitazioni e tagli alla quota destinata al Mezzogiorno», concludono Marino e Pisani.

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