L’Autonomia differenziata finirebbe per aggravare la già precaria situazione della sanità al Sud

L’Autonomia differenziata finirebbe per aggravare la già precaria situazione della sanità al Sud

Grazie all’autonomia differenziata molti si sono “finalmente” accorti delle patologiche criticità del nostro SSN: risorse insufficienti, carenza di personale, forte migrazione di pazienti dal Sud verso il Nord e la sottostima sistemica della quota capitaria assegnata in particolare alla nostra Regione. In un tale contesto, l’attuazione del regionalismo differenziato, in assenza di adeguate soluzioni alle predette criticità, finirebbe per aggravare ulteriormente la già precaria situazione delle Regioni del Sud, col rischio di minarne la coesione sociale, economica e territoriale. Pertanto, preliminarmente alla sua concreta attuazione, vanno trovate soluzioni stabili alle criticità del nostro sistema salute.
Bisogna quindi intervenire sul patologico fenomeno della migrazione sanitaria, che dal 2012 al 2022 è costata alla Campania 3,3 mld di euro e che impatta su ogni cittadino campano per circa 41 euro l’anno. Bisogna intervenire sui criteri di riparto del FSN, dato che quello attuale sottrae alla Campania circa 60 euro pro-capite. A ciò s’aggiunga la carenza di personale sanitario e dei medici di medicina generale in modo particolare.
Nel solo biennio 2020 – 2021, il numero dei medici di base è calato in Italia di ben 2.178 unità, passando da 42.428 del 2019 al 40.250 del 2021. Basti pensare che in Germania i medici di medicina generale sono circa 85.000 e in Francia ne sono circa 94.000. Inoltre, il 75% dei MMG italiani ha più di 27 anni di anzianità di servizio. Analogo discorso va fatto per gli infermieri. In Campania il numero di medici e infermieri per mille abitanti è inferiore alla media nazionale. I prospetti e i grafici che seguono illustrano il costo della migrazione sanitaria per la Campania, l’incidenza dei medici e degli infermieri per ciascuna Regione e le minore risorse che la Campania riceve in sede di riparto del F.S.N. (Fonte: Delibera CIPE n. 4-2023 in G.U. n. 68 del 21.3.2023 e AGENAS: Elaborazione del Dipartimento Salute ANCI Campania).


Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore

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