Beni immateriali ed eccellenze gastronomiche: al Cavalcanti il territorio si unisce alla didattica e promuove una Rete

Beni immateriali ed eccellenze gastronomiche: al Cavalcanti il territorio si unisce alla didattica e promuove una Rete

All’Istituto “Ippolito Cavalcanti” di Napoli, s’è svolto un incontro che, nei linguaggi di alcuni Patrimoni Immateriali campani, ha posto l’accento su nuove forme d’inclusione, nella dialettica tra territorio e didattica. Al centro di questo “legame” ci sono “I  Gigli di Barra, il Baccalà di Somma Vesuviana,  il Falerno del Massico, il Caffè Napoletano”.

 

Nel suo saluto, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Cavalcanti, Carmela Libertino, ha sottolineato la necessità d’insistere sul valore della condivisione culturale e comunitaria. In questa direzione è stato presentato il progetto interdisciplinare: Patrimoni, territori e comunità: itinerari culturali campani a confronto”, realizzato con la testata giornalistica Obiettivo Folclore, diretta da Elisabetta Nappo, e coordinato dalla professoressa Paola Graziano. Progetto che spazierà dai patrimoni immateriali, trasformanti in cibo (col Baccalà di Somma Vesuviana) e in vino (il Falerno del Massico), ai piatti tipici che caratterizzano le tavole imbandite degli abitanti di Barra, nella domenica della Festa dei Gigli.

Protagonisti di puntuali interventi gli amministratori presenti (Anci Campania ha dato il suo sigillo all’iniziativa). Al tavolo dei relatori  si sono avvicendati il Sindaco di Brusciano, Giacomo Romano, e l’Assessore alla Cultura della sua Giunta Comunale, Monica Cito, che ha moderato il tavolo dibattimentale, il Sindaco del Comune di Falciano del Massico, Giovanni Erasmo Fava, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, Rosalinda Perna, che hanno posto l’attenzione sulla necessità di lavorare, all’unisono, a un progetto di Rete culturale e territoriale, al fine di promuovere le tradizioni locali e le tipicità territoriali.
Nell’intervento di Maurizio Barbato, storico, saggista, insegnante e amministratore politico, è stata sottolineata la piena consapevolezza che l’immaterialità del Patrimoni si possa concreare, e dar frutti preziosi, solo attraverso le comunità e i territori che li contraddistinguono. Un’osservazione pregevole, che stabilisce priorità importanti, nella tutela e nella trasmissione dei nostri patrimoni culturali alle nuove generazioni. Degni di nota, infine, gli interventi dell’Assessore alla Cultura della VI Municipalità, Mariarca Viscovo e Ines Barone, docente del Liceo Scientifico “Salvatore Cantone”.

 

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