Cresce il costo della migrazione sanitaria in Italia. Nel solo 2023 il fenomeno migratorio è costato 4,55 mld di € rispetto ai 4,31 mld di € del 2022 (240 milioni di € in più).
I ricoveri rappresentano il 69% del totale (il 32% presso strutture pubbliche e il 37% in strutture private) e il 38% è a bassa complessità o inappropriati. Segue la specialistica con il 17% (10% pubblica e 7% privata) e la farmaceutica con circa il 10%. Rispetto al 2019, la spesa della migrazione passiva del 2023 è calata per la componente ricoveri mentre è lievitata per la specialistica e la farmaceutica. Le patologie muscolo scheletriche sono al primo posto – come nel 2022 – quanto a ricoveri eseguiti in migrazione fuori regione. I prospetti e i grafici illustrano il trend (Fonte: Agenas – Elaborazione: ANCI Campania).
Circa il 20% della mobilità è apparente o casuale (si conserva la residenza in una regione e si lavora in altra) e il 38% dei ricoveri è di bassa complessità o a rischio inappropriatezza. Il 74% dei ricoveri ad alta complessità avviene presso strutture private accreditate.
Dal 2019 al 2023 il costo della specialistica ambulatoriale in migrazione è lievitato di circa il 6% (da 710 a 754 mln di €) e quello della farmaceutica del 33% (da 333 a 443 mln di €).
Si conferma nel 2023 una migrazione di “confine” per le Regioni del Nord e “oltre confine” per quelle del Sud. La Campania resta la Regione con il peggiore saldo migratorio d’Italia (-211 mln di €) mentre l’Emilia Romagna è in testa alla classifica per attrazione sanitaria con ben 387 mln di saldo, seguita dalla Lombardia con 383 mln e dal Veneto con 115 mln. Occorre tuttavia rapportare il fenomeno alle specifiche caratteristiche dei sistemi regionali. Sebbene la Campania conservi la “maglia nera” quanto a saldi migratori, che le sottraggono ogni anni circa 211 mln di €, rapportando il costo dei ricoveri in mobilità effettiva del 2023 con la popolazione residente e con il numero dei posti letto per 1.000 abitanti (inferiore alla media nazionale), la situazione muta radicalmente. Il costo dei ricoveri in mobilità effettiva per abitante del 2023 in Campania è di 38 € a fronte di una media nazionale di 39 €. Il prospetto che segue illustra i costi effettivi della migrazione ospedaliera del 2023.
L’analisi dei dati del fenomeno migrazione sanitaria – presente e crescente – ci dice che su di esso si gioca una partita di “politica sanitaria” regionale. Se il 38% dei ricoveri è a bassa complessità o a rischio inappropriatezza e il 74% di quelli ad alta complessità è di appannaggio del “privato accreditato”, è del tutto evidente che c’è qualcosa che non va.
Inoltre, se la vigente normativa nazionale in materia di limiti di acquisto delle prestazioni dai privati accreditati pone stringenti vincoli alle regioni in piano di rientro – maggiormente esposte al fenomeno migratorio – è pacifica la circostanza che si alimenti una transumanza di risorse (finanziarie e di personale) oltre che una distorsione in materia di concorrenza tra operatori economici del Paese.
A ciò si aggiunga che la spesa migratoria della specialistica – progressivamente crescente negli anni – potrebbe ulteriormente lievitare con l’utilizzo degli strumenti dell’ecosistema digitale (la telemedicina in primis), così come potrebbe aumentare il costo della migrazione internazionale attualmente impattante sul sistema salute italiano per circa 30 mln di euro. Insomma, urge che il legislatore nazionale intervenga attivamente sul fenomeno affetto da iniziative opportunistiche impattanti sui principi costituzionali di uniformità ed eguaglianza.
Il Direttore del Dipartimento Salute di ANCI Campania
Antonio Salvatore.
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *