Campania “arancione”, solo il 2% degli infetti va in ospedale. In Italia il 5%

Campania “arancione”, solo il 2% degli infetti va in ospedale. In Italia il 5%

Il 16 aprile scorso, il Ministro della Salute ha emanato l’ordinanza che prevede il passaggio della Campania nella “zona arancione”. Come avevamo già evidenziato, il trend epidemiologico nella nostra Regione è in costante miglioramento da circa un mese. Superata la fase acuta della settimana 8-14 marzo, con oltre 18 mila nuovi positivi, da ben 4 settimane, il numero medio dei nuovi positivi al virus – complice anche la massiccia attività di testing – è di circa 13 mila nuovi casi settimanali. Un dato che, sebbene sia ancora elevato, deve essere analizzato tenendo conto anche della maggiore incidenza di positivi al virus non ospedalizzati.

In Campania, infatti, solo il 2% degli infetti necessita di ospedalizzazione. La media nazionale è del 5% con punte del 15% in Piemonte. Per diretta conseguenza, il tasso di occupazione dei posti letto, soprattutto in terapia intensiva, è in calo da qualche settimana. Inoltre, la nostra Regione conferma il primato per minor tasso di letalità anche nei primi 4 mesi del 2021 (1,7% vs. 2,4% della media nazionale). Tutti segnali che inducono a ritenere che il rigoroso rispetto delle regole conduce alla mitigazione della diffusione virale, pur in presenza di varianti e della balbettante campagna vaccinale, che vede la Campania fortemente penalizzata per dosi ricevute.
La nostra Regione, sino ad oggi, ha ricevuto una quantità di vaccini inferiore alla media nazionale. In base alla platea vaccinale, se fosse stato applicato il criterio del riparto graduale per età, la Campania avrebbe dovuto ricevere circa 216 mila dosi di vaccino in più. I prospetti che seguono illustrano il trend epidemiologico dei primi 4 mesi del 2021, delle ultime 7 settimane, l’incidenza su 100 mila abitanti (complessiva e settimanale), la letalità complessiva e quella rilevata nei primi 18 giorni di aprile, nonché l’attuale situazione vaccinale in Italia e in Campania.
Nonostante i segnali di miglioramento, i dati ci dicono che il virus è ancora presente e che continua a far danni. Solo la massiccia azione vaccinale e il rigoroso rispetto delle regole consentiranno di accelerare il ritorno alla normalità ed eviteranno che si laceri ulteriormente il tessuto socio-economico del Paese e della nostra Regione.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore


 

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