Comuni in deficit e piano di riequilibrio pluriennale ai tempi del Covid

Comuni in deficit e piano di riequilibrio pluriennale ai tempi del Covid

Numerosi sono i Comuni che versano in condizioni strutturalmente deficitarie, come dimostrato dal rapporto annuale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in compartecipazione con IFEL presentato recentemente con l’Università federico II.
Lo studio qui condotto approfondisce lo strumento del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale utilizzato dagli Enti Locali che si trovano in condizioni di squilibrio finanziario. (SCARICA E LEGGI TUTTO)
Vengono innanzitutto analizzate le regole introdotte dal Decreto Legge n. 34/2019, finalizzate a stabilizzare la situazione economica e finanziaria degli Enti Locali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 18/2019, che ha dichiarato l’incostituzionalità, per violazione dei principi costituzionali di bilancio, del comma 714 dell’art. 1, della Legge n. 208/2015. Si esamina, conseguentemente, il procedimento che gli Enti Locali devono porre in essere per poter approvare e applicare il piano di riequilibrio finanziario.
Per onere di completezza, bisogna rammentare le novità in materia, introdotte recentemente, a seguito della straordinaria emergenza sanitaria, dal “Decreto Semplificazioni”, convertito in Legge n. 120 dell’11 settembre 2020, e dal “Decreto Agosto”, D.L. del 14 agosto 2020, n. 104, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020.
Più precisamente, fino al 30 giugno 2021, è prevista la sospensione dell’avvio della procedura di dissesto guidato, i cui presupposti si possono rinvenire nell’art. 243 quater, co. 7, del Testo Unico degli Enti Locali (art. 17, “Decreto Semplificazioni”); la sospensione dei termini disposti e assegnati con deliberazione e con istruttorie dalle Sezioni Territoriali della Corte dei Conti per gli Enti Locali che abbino già approvato il piano di riequilibrio pluriennale (la sospensione si applica anche ai procedimenti già avviati); e la sospensione di tutte le procedure esecutive avviate nei confronti dei Comuni che versano in tali condizioni (art. 53, “Decreto Agosto”).
Infine, il “Decreto Agosto” ha inoltre previsto, da un lato, l’ istituzione presso il Ministero dell’Interno di un Fondo in favore dei Comuni la cui condizione deficitaria deriva non già da difficoltà organizzative ma da difficoltà socio economiche del territorio (beneficiari del fondo sono soltanto i Comuni che alla data di entrata in vigore del su citato decreto avevano già avviato o già concluso la procedura di approvazione del piano), dall’altro l’incremento del fondo di rotazione disciplinato dall’art 243 ter del Testo Unico degli Enti Locali.


Carmela Incarnato


 

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