Con l’avanzo di bilancio si pagano anche le bollette. Lo dice la Corte dei Conti

Con l’avanzo di bilancio si pagano anche le bollette. Lo dice la Corte dei Conti

La Corte dei Conti, sez. Lombardia, in seguito alla richiesta di parere da parte del Comune di Laimo (CO), ha fornito una disamina della nozione di avanzo di amministrazione e della relativa normativa vincolistica in punto di utilizzo.

Nel caso di specie, il Comune si è fatto portavoce quesito che interessa a una vasta platea di enti locali: è  possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione per fronteggiare l’aumento delle spese energetiche (gas ed energia elettrica) “aumentate in misura ragguardevole”?

Di recente, l’art. 109, c.2, d.l. 18/2020, conv. con l.27/2020, ha, limitatamente agli esercizi finanziari 2020, 2021 e 2022, derogato all’ordine di priorità stabilito dal comma 2dell’art.187, consentendo agli enti locali l’impiego della quota libera dell’avanzo di amministrazione per finanziare le spese correnti connesse all’emergenza sanitaria con precedenza rispetto al finanziamento di quelle di investimento, mantenendo solo le priorità relative alla copertura dei debiti fuori bilancio e alla salvaguardia degli equilibri di bilancio.

In risposta al quesito posto dal Comune di Laino (Co), dunque, al Corte dei Conti ha ritenuto  che l’avanzo di amministrazione possa fronteggiare l’aumento delle spese energetiche (gas ed energia elettrica) solo nella misura in cui risponda alle specifiche finalità indicate nel comma 2 dell’art.187, nell’ordine di priorità ivi riportato.

LEGGI QUI LA DELIBERAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI

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