Consorzi di bonifica e Anci, una convenzione contro la cultura dell’emergenza

Consorzi di bonifica e Anci, una convenzione contro la cultura dell’emergenza

Il 27 giugno 2022 è stata firmata presso l’Università degli studi di Napoli «Parthenope», in occasione del convegno «Presentazione dell’aggiornamento del piano di classifica consortile»,  una importante convenzione tra Anci Campania rappresentata dal presidente Carlo Marino, Anbi Campania (Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni, miglioramenti fondiari- Campania), rappresentata da Vito Busillo e Campania Bonifiche srl- Cesbim (centro studi sulle bonifiche dell’Italia meridionale), rappresentata dall’amministratore unico Gino Marotta (che peraltro è anche sindaco di Celle di Bulgheria).

L’accordo sottoscritto è centrato sulle varie e possibili collaborazioni all’interno dei Consorzi di bonifica a livello territoriale, ovvero, enti pubblici economici che svolgono funzioni di difesa idraulica e di allontanamento delle acque mediante la gestione e manutenzione del reticolo idrografico, svolgono dunque attività finalizzate a obiettivi di sicurezza territoriale. La bonifica è, come è noto, un’attività pubblica finalizzata alla conservazione e alla difesa del suolo, alla tutela dell’ambiente e all’utilizzazione sostenibile delle risorse idriche. Per ottenere una buona sinergia tra i diversi soggetti istituzionali e per un ottimo conseguimento di tale scopo è necessario tuttavia un percorso di formazione e sensibilizzazione sui temi della corretta utilizzazione del suolo e delle risorse idriche. E questo sarà uno degli obiettivi della convenzione sottoscritta (SCARICA E LEGGI).

«E’ il momento delle responsabilità – ha dichiarato Massimo Gargano, direttore generale Anbi – e i sindaci e i consorzi di bonifica rappresentano un punto di forza per superare la cultura dell’emergenza e imboccare quella della programmazione. Anci per noi è un potente alleato nei confronti delle comunità perché abbiamo una comune visione e l’idea di progetto per superare catastrofi come quella attuale delle siccità».
Gli ha fatto eco Carlo Marino, presidente di Anci Campania: «I consorzi fanno un lavoro straordinario, ma quello che occorre è ‘stare insieme’, fissare un percorso di best practices, condividere un fine strategico e costruire una rete territoriale. E soprattutto dobbiamo far conoscere ai cittadini quello che facciamo, il modello a cui ci ispiriamo. E dobbiamo farlo presto perché in gioco non è solo il futuro ma anche il presente. Per questo dobbiamo chiedere alla Regione Campania risorse, formazione, competenze».
Un appello a cui ha riposto l’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale:  «Stiamo impegnando la programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali e possiamo stabilire una misura che abbia i consorzi e i sindaci come soggetti attuatori, fissando un’unica stazione appaltante e un unico ufficio di progettazione, all’interno di un contratto di rete»

 

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