DMO, le Linee Guida per il riconoscimento: c’è tempo fino al 26 aprile per le osservazioni e le proposte

DMO, le Linee Guida per il riconoscimento: c’è  tempo fino al 26 aprile per le osservazioni e le proposte

L’Assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, ha trasmesso la bozza delle Linee Guida per l’istituzione e il riconoscimento D.M.O. Destination Management Organization, con i relativi allegati sugli Ambiti Territoriali Turistici Ottimali e la scheda di rilevazione. Proposte, osservazioni o suggerimenti,  al fine della redazione finale del documento, potranno pervenire entro il 26 aprile (LEGGI LA BOZZA). (Scheda-Rilevazione-DMO)
Allegato A e Allegato B
Le osservazioni entreranno a far parte di una nuova edizione del documento e saranno al centrio di un nuovo incontro a maggio. L’intento dell’Assessore Casucci è di pubblicare le Linee Guida prima dell’estate 2024.

Le DMO nasce dall’esigenza di integrare all’interno di un processo strategico le azioni necessarie per gestire i fattori di attrattiva e i servizi turistici per interessare la domanda di mercato e di posizionare la destinazione in ambiti competitivi adeguati rispetto alle caratteristiche del territorio. Obiettivo è di far fronte alle sfide del mercato mondiale stimolando il turismo di qualità.

Linee Guida hanno lo scopo di:

a) valorizzare e favorire la governance coordinata ed integrata delle destinazioni turistiche della Regione Campania;
b) favorire la nascita di sinergie e forme di cooperazione tra soggetti pubblici e privati, per la gestione delle funzioni di accoglienza turistica, promozione, comunicazione e commercializzazione dei prodotti turistici di una destinazione;
c) promuovere un’offerta turistica integrata declinata su asset definiti, attraverso i quali i soggetti pubblici e quelli privati che insistono su un territorio omogeneo per vocazione turistica potranno autoregolarsi per accrescere la competitività di quel territorio;
d) superare la frammentazione della promozione e della strutturazione dell’offerta turistica;
e) favorire la crescita della cultura dell’accoglienza e della professionalità degli operatori del comparto;

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