Ecco perché la Campania è stata messa nella zona gialla. Ma ci resterà?

Ecco perché la Campania è stata messa nella zona gialla. Ma ci resterà?

Per contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2, è stato adottato l’ennesimo DPCM, recante misure restrittive proporzionali alle criticità territoriali. L’Italia si è conformata al modello americano, che prevede appunto cluster regionali. Come in America (e in alcuni Paesi d’Europa), anche in Italia sono stati quindi previsti, allo stato attuale, tre cluster (giallo, arancione e rosso), che saranno popolati dalle Regioni, individuate periodicamente dal Ministero della Salute in base ai dati emergenti dal monitoraggio epidemiologico. L’allocazione delle Regioni nei cluster avverrà dopo aver “sentito” i loro Presidenti, e con una ordinanza ministeriale valevole 15 giorni. La prima ordinanza, a tal riguardo, è stata emanata il 4 novembre scorso e prevede che: nella red zone (ad alto rischio) vi sono 4 Regioni (Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Calabria), nella orange zone (a rischio moderato) ve ne sono 2 (Sicilia e Puglia), mentre nella yellow zone (a basso rischio) le restanti Regioni. Sorprendentemente, la Campania è confluita in quest’ultima. Il prospetto accoglie le misure relative a ciascun cluster, salvo quelle regionali (come in Campania).
E’ verosimile che il Ministero della Salute abbia allocato le Regioni nei vari cluster con particolare riferimento all’indice Rt. Il prospetto che segue illustra alcuni indicatori di tre Regioni allocate in cluster diversi. Giova evidenziare che il Piemonte – ritenuto ad alto rischio – presenta indicatori superiori alle altre due Regioni, la cui allocazione, tuttavia, induce fondatamente a ritenere che il solo indice Rt abbia indirizzato la scelta di ritenere la Puglia più a rischio della Campania. Gli altri tre indicatori, infatti, mostrano una situazione campana di gran lunga peggiore di quella pugliese.
Analoga considerazione merita il trend dei positivi in isolamento domiciliare. Il prospetto e il grafico ne illustrano l’andamento nelle tre Regioni esaminate.
Insomma, non è escluso che l’allocazione nei vari cluster potrà essere rivista a breve, a partire proprio da Puglia e Campania.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore


*per contatti scrivere a: sportellosalute@rossiwebtest.it/ancicampania


 

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