Edilizia scolastica, i Sindaci commissari straordinari. Resta il nodo delle risorse

I Sindaci promossi a commissari straordinari per garantire la rapida esecuzione degli interventi di edilizia scolastica. Ma resta il nodo delle risorse.
L’ art. 7-ter del decreto «Scuola” (dl n. 22/2020 convertito definitivamente dalla legge n. 41/2020 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 143 del 6 giugno), introdotto durante l’ esame al Senato e confermato nell’ ultimo passaggio alla Camera, consente agli organi di vertice delle amministrazioni locali, fino al 31 dicembre 2020, di operare con i poteri straordinari previsti per interventi infrastrutturali ritenuti prioritari secondo la disciplina di cui all’ art. 4, commi 2 e 3, del decreto «sblocca cantieri» (dl 32/2019). La norma, inoltre, prevede specifiche deroghe al Codice dei contratti pubblici.
Semplificato anche il percorso delle occupazioni di urgenza e per le espropriazioni. Infine, sindaci devono vigilare sulla realizzazione dell’opera e sul rispetto della tempistica programmate, possono promuovere gli accordi di programma e le conferenze di servizi, o parteciparvi, anche attraverso un proprio delegato, nonché invitare alle conferenze di servizi tra le amministrazioni interessate anche soggetti privati, qualora ne ravvisino la necessità.
Rimane il nodo delle risorse, per le quali l’ art. 7-ter si limita a demandare ai commissari il compito di promuovere l’ attivazione degli strumenti necessari per il loro reperimento. Secondo le stime circolare nei giorni scorsi, il fabbisogno di spesa in materia è dell”ordine di 40 miliardi, ma gli stanziamenti finora garantiti dal governo sono di poche centinaia di milioni.

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