Europa:186 milioni annui per reintegrare i lavoratori nel mondo del lavoro

Europa:186 milioni annui per reintegrare i lavoratori nel mondo del lavoro

Tra le possibilità di finanziamento offerte dall’Unione Europea, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) che ha l’obiettivo di supportare i lavoratori, i cui contratti di lavoro si siano conclusi anticipatamente a causa di importanti ed inattesi eventi di ristrutturazione dovuti alla globalizzazione e ai cambiamenti tecnologici ed ambientali.

Al fine di reintegrare i lavoratori nel mercato del lavoro e di promuovere un’occupazione dignitosa e sostenibile, il FEG può cofinanziare un pacchetto personalizzato di misure di politica attiva (es. formazione e riqualificazione su misura; orientamento professionale e tutoraggio, assistenza alla ricerca dell’impiego e alla ricollocazione professionale, promozione dell’imprenditorialità e supporto alla creazione di impresa e al rilevamento di imprese da parte dei dipendenti) e di politica passiva (es. indennità di partecipazione; indennità di mobilità; sostegno all’assistenza all’infanzia; CIGS). Quest’ultime sono ammissibili nei limiti del 35% del costo totale dell’intervento.

Tra le azioni ammissibili, il FEG contempla anche attività di assistenza tecnica alle amministrazioni coinvolte nella preparazione, gestione, attuazione, rendicontazione e controllo degli interventi.

Quando può essere richiesto questo fondo?

Affinché il contributo finanziario previsto dal FEG possa essere concesso, deve verificarsi almeno una delle seguenti condizioni:

  • la cessazione dell’attività di almeno 200 lavoratori dipendenti o autonomi nell’arco di 4 mesi in un’ impresa o nel relativo indotto (fornitori e produttori a valle);
  • la cessazione dell’attività di almeno 200 lavoratori dipendenti o autonomi nell’arco di 6 mesi in imprese (soprattutto piccole e medie imprese) operanti nello stesso settore economico e localizzate in una, due o più Regioni contigue, a condizione che il numero di lavoratori interessati sia 200 in almeno due regioni;
  • la cessazione dell’attività di almeno 200 lavoratori dipendenti o autonomi nell’arco di 4 mesi in impresi (soprattutto PMI) appartenenti a uno stesso settore economico o a settori diversi e localizzate nella stessa Regione.

In presenza di mercati del lavoro di piccole dimensioni o in circostanze eccezionali e qualora gli esuberi abbiano un’incidenza molto grave sull’occupazione e sull’economia locale, regionale o nazionale, il FEG può essere mobilitato anche per esuberi inferiori ai 200. Tali circostanze debbono tuttavia essere debitamente giustificate dal Proponente nelle domande di contributo.

Come ottenere questo finanziamento?

Il dialogo istituzionale riveste un ruolo fondamentale nell’attivazione di un intervento FEG, in particolare nella fase di ricognizione dei casi di crisi di impresa e nella progettazione delle misure a favore dei lavoratori in esubero. Le Regioni o le Province autonome, che possono essere attenzionate dagli stessi Comuni sulle problematiche del mercato del lavoro locale, comunicano all’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) la volontà di presentare una richiesta di contributo finanziario dal FEG. Di concerto con l’Agenzia, la Regione elabora la domanda di contributo finanziario che verrà inoltrata da ANPAL alla Commissione europea entro 12 settimane dalla fine del periodo in cui si verificano gli esuberi.

Salvo eventuali proroghe, la Commissione europea conclude la valutazione della conformità della domanda entro 50 giorni lavorativi dalla sua ricezione. In caso di esito positivo, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio la proposta di concessione del contributo ed entro sei settimane, è adottata la decisione congiunta di mobilitazione del Fondo. Le misure approvate devono essere attuate entro 24 mesi dalla data approvazione della decisione di esecuzione.

Il FEG può cofinanziare fino all’85% dei costi complessivi dell’intervento oggetto di contributo, le Regioni (o le Province autonome) e ANPAL, ciascuna in relazione alle misure di competenza, coprono la restante quota di cofinanziamento nazionale con risorse proprie o private.

Come riportato dalla Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla FEG nel 2019 e nel 2020 , in media il 55% dei beneficiari ha trovato un nuovo posto di lavoro entro sei mesi dalla fine di un intervento del FEG.

La Relazione mostra che, nel complesso, il FEG è in grado di garantire un’efficace offerta di servizi ai lavoratori, dipendenti ed autonomi, colpiti da importanti eventi di ristrutturazione, anche attraverso l’implementazione di misure innovative e opportunità di apprendimento personalizzate.

Nel corso del 2021, ANPAL ha trasmesso formalmente alla Commissione europea, ai fini della relativa approvazione, due domande di contributo a valere sul FEG. Entrambe presentate su iniziativa dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), le domande riguardano i lavoratori in esubero di due società operanti nel territorio della Regione Autonoma della Sardegna: la Air Italy S.p.A. (611 esuberi) e la Porto industriale di Cagliari S.p.A. (190 esuberi).

Il 28 ottobre scorso, la Commissione Europea ha avanzato le proposte di mobilitazione del FEG per un importo di 5,4 milioni di Euro a sostegno degli 801 lavoratori della Sardegna che hanno perso il posto di lavoro. Le proposte sono ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo per l’adozione delle relative decisioni di esecuzione.

Nel grafico sottostante (tratto dall‘allegato della relazione), inerente ai beneficiari del fondo,  l’Italia non risulta fra i maggiori utilizzatori del FEG per il periodo 2014-2020.

Inoltre, nelle Regioni del sud Italia il FEG è  stato scarsamente utilizzato, probabilmente per l’elevato numero minimo di esuberi richiesto fino al 2020, pari a 500 unità (nella cartina e nella tabella non sono inserite le ultime due domande presentate su iniziativa della Regione Sardegna) e oggi drasticamente

Clicca qui per leggere il regolamento FEG  valido per il periodo 2021-2027.

Invece, questo link vi riporta ad una sezione del sito dell’Anpal interamente dedicata al FEG dove poter trovare maggiori informazioni

 

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