Dopo oltre un anno e mezzo di braccio di ferro tra Regione e Governo, si avvicina l’attesa fumata bianca per lo sblocco dei circa 6 miliardi di euro (in origine, oggi ‘dimagriti’ a 3,4 miliardi di euro) provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione e destinati alla Campania. L’intesa, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, riportate dal quotidiano ‘Il Mattino’ potrebbe arrivare già nei prossimi giorni sullo sfondo di un graduale disgelo tra il presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca ed il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, ormai in partenza per Bruxelles.

La Campania si avvia così a diventare la penultima Regione del Mezzogiorno a siglare il patto, manca ancora la Puglia all’appello. La firma, stando alle procedure seguite fin ad ora dall’esecutivo, dovrebbe avvenire a Napoli alla presenza della premier Giorgia Meloni e lo stesso ex sindaco di Salerno. «C’è una interlocuzione che si sta concludendo negli ultimissimi giorni – ha spiegato stamani De Luca dalle colonne del quotidiano di Torre Francesco   – quindi abbiamo motivo di credere che siamo davvero alla vigilia della stipula dell’Accordo di coesione. E questo ovviamente darà respiro a tutta una serie di attività che riguardano in modo particolare il mondo della cultura, ma anche il territorio, l’assetto del territorio, l’ambiente, le imprese. Dovremmo essere alla fine».
Finora il Governo aveva anticipato quasi 3,9 miliardi del ‘tesoretto’ destinato alla Campania. Nel dettaglio, tra i vari interventi, 1,2 miliardi sono andati per la bonifica e il risanamento di Bagnoli-Coroglio, 388 milioni per i Comuni che non avevano ancora chiuso gli interventi della precedente programmazione 2014-20,  circa 400 milioni per l’emergenza bradisismo nell’area flegrea e circa 1,9 miliardi per 81 progetti sempre tra quelli presentati a suo tempo dalla Regione di più immediata cantierabilità. Gli ultimi fondi varati dal Cipess sono arrivati appena lo scorso agosto.

(Fonte: Il Mattino)