
Carlo Marino (al centro) con gli amministratori di Anci Giovani prersenti all’evento di Roma
«Consapevoli che ‘nessuno si salva da solo’, una lezione particolarmente significativa che Papa Francesco ci ha voluto ricordare nei giorni più bui e dolorosi della pandemia, noi amministratori dei comuni italiani, e in particolare i più giovani, sosteniamo e diffondiamo nelle nostre comunità la cultura della collaborazione e di relazioni basate sulla fraternità e sull’attivazione di politiche di prossimità, alimentate dal dialogo, dal confronto e dalla solidarietà; offrendo così alla comunità locale gli strumenti per affrontare insieme i rischi e le sfide globali che oggi ci riguardano da vicino: ambiente, migrazioni, disuguaglianze, bisogni sociali. É essenziale adoperarci per riunirci in un noi che sia più forte della somma delle piccole individualità».
Lo ha affermato il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella intervenendo al dibattito ‘Il tavolo degli amministratori: la comunità nella città’ nell’ambito della seconda edizione del World Meeting on Human Fraternity, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio di Roma.
All’evento, hanno preso parte il presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta, Carlo Marino e il segretario generale Anci Veronica Nicotra.
Ospite del sindaco di Roma Roberto Gualtieri anche il suo collega di New York, Eric Adams (nella foto a sinistra con Carlo Marino).
IL VIDEO DELL’INTERO EVENTO CON L’INTERVENTO DI CARLO MARINO A PARTIRE DAL MINUTO 25:56 (CLICCA QUI E SULLA FOTO IN BASSO)
Carlo Marino ha evidenziato, in un breve intervento, (LEGGI TUTTA LA SUA RELAZIONE) come “per un amministratore locale, per un sindaco, la fratellanza umana rappresenti un principio guida fondamentale per promuovere la coesione sociale, il benessere comunitario e la solidarietà tra i cittadini del proprio territorio. Significa creare un ambiente inclusivo e accogliente in cui ogni individuo si senta rispettato, valorizzato e parte integrante della comunità”. A suo parere, «il sindaco dovrebbe agire diventando un modello di comportamento inclusivo e rispettoso, dimostrando attraverso le sue azioni e le sue parole un impegno per la fratellanza umana e l’uguaglianza di trattamento per tutti i membri della comunità. Partire dagli invisibili, dai disagiati, dagli ultimi. Costruire un mondo migliore partendo dall’accoglienza».
«Ho preso la parola – ha aggiunto al termine il presidente Marino – dopo i Sindaci di Roma e New York, e ho sottolineato come il concetto di fraternità debba essere alla base di ogni decisione di un pubblico amministratore. I valori del Cattolicesimo e la dottrina sociale della Chiesa mi hanno ispirato nel corso della mia vita, e da Sindaco ho sempre cercato di rimanere fedele ai principi in cui credo e ai quali ho sempre fatto riferimento. I primi cittadini sono i riferimenti più prossimi per i cittadini, ed è nostro dovere stare sempre dalla parte dei più deboli, degli invisibili, di coloro i quali non hanno voce. In questo senso, come Comune, abbiamo messo in campo tanti progetti importanti in materia di welfare. Tra questi vi è quello relativo alla nascita di un Centro Servizi per la Lotta alla Povertà, che presto vedrà la luce grazie all’utilizzo di fondi Pnrr. Perché solo abbattendo le disuguaglianze possiamo costruire il futuro, non lasciando indietro nessuno».
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