Un italiano su cinque è a rischio povertà. Notevoli le differenze territoriali: il 15% della popolazione del Nord e il 40% di quella del Sud. Continua poi la desertificazione demografica. Nel 2022 i decessi sono stati 713.499 (+ 12 mila rispetto al 2021). E’ quanto emerge dal 6° Rapporto ISTAT per lo Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030). Stabile al 44,5% la percentuale delle persone in eccesso di peso e per gli over 14 anni il 16% fa abuso di alcool. Fuma il 24% della popolazione maschile e il 20% di quella femminile.

Meno della metà delle persone 16-74 anni ha competenze digitali di base. La navigazione in internet è perlopiù di appannaggio dei giovani: nella fascia d’età 15-17 anni l’uso di internet è al 98%. L’uso della tecnologia è meno diffuso tra gli over 65 anni: solo il 60% di essi la utilizza. La percentuale cala al 21% per gli over 75 anni. Un dato che merita la dovuta attenzione, dal momento che la missione 6 del PNRR destina massicce risorse alla sanità digitale di prossimità orientata proprio agli over 65 anni. Nel 2022 cresce il reddito disponibile (+ 6%) ma cala il potere di acquisto (- 1,2%) a causa dell’impennata dei prezzi (+8%). Lievitano le rimesse verso l’estero (il risparmio dei lavoratori stranieri inviato al proprio nucleo familiare nei Paesi di origine) che si attestano a circa 8 mld di euro (+ 6% rispetto al 2021). Bangladesh, Pakistan e Filippine movimentano un terzo delle rimesse verso l’estero (circa 2,5 mld di euro). Infine, sotto il profilo formativo, nel 2022, circa il 12% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è uscito – senza diploma – dal sistema di istruzione e formazione. Ebbene, uno spaccato del Bel Paese che induce alla dovuta riflessione.

Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute Anci Campania

Antonio Salvatore