Nessun medicinale può essere considerato esente da rischi. E’ tuttavia compito delle autorità sanitarie, che ne regolano l’immissione in commercio, verificare che i benefici di un vaccino siano superiori ai rischi. Nel nostro Paese è attivo un sistema di farmacovigilanza che monitora gli eventi conseguenti alla somministrazione dei vaccini.
Tali eventi possono essere di tre specie:
1. l’evento avverso è un episodio sfavorevole dopo l’assunzione di un farmaco, ma non necessariamente causato da esso o dall’aver ricevuto la vaccinazione;
2. la reazione avversa è invece una risposta nociva causata dal farmaco o dalla vaccinazione;
3. l’effetto indesiderato è un evento non necessariamente nocivo connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino.
La farmacovigilanza è dunque essenziale per la sicurezza dei vaccini. Ed è per questo che l’AIFA ha avviato la pubblicazione di un Rapporto sui vaccini Covid-19, che avrà cadenza mensile. Il primo Rapporto ha riguardato le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nel primo mese di somministrazione. Sono state registrate 7.337 segnalazioni su 1.564.090 dosi somministrate (lo 0,5%), perlopiù riferite a eventi non gravi: febbre, astenia, dolori muscolari e addominali, cefalea, nausea, sonnolenza e disturbi del gusto.
La febbre è stata segnalata con maggiore frequenza dopo la seconda dose. Nell’85% dei casi, gli eventi insorgono il giorno stesso della vaccinazione o il giorno dopo.
Segnalati anche 13 decessi nelle ore successive alla vaccinazione, che nel Rapporto AIFA si assumono non correlati alla vaccinazione, quanto invece allo stato di salute dei soggetti vaccinati. Sebbene il numero delle segnalazioni sia ampio, l’analisi condotta sui dati acquisiti conferma un buon profilo di sicurezza dei vaccini Pfizer e Moderna in somministrazione.
Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore

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