La Campania resta rossa, ma i dati sono migliorati

La Campania resta rossa, ma i dati sono migliorati

Il Ministero della Salute e ISS hanno pubblicato il consueto report settimanale dal quale emerge il calo dell’indice Rt nazionale da 0,98 a 0,92. Cala anche l’incidenza settimanale dei nuovi casi su 100 mila abitanti, sebbene il dato sia influenzato – e in misura significativa – dalle vacanze pasquali e dal crollo del numero dei tamponi.
Cresce il tasso d’occupazione dei posti letto in aree mediche (44%) e nelle terapie intensive (41%); il che denota un sovraccarico dei servizi ospedalieri. Il prospetto che segue illustra l’incidenza calcolata negli ultimi 14 giorni (27 marzo – 9 aprile) in sintonia con i criteri di monitoraggio del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo.
Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta hanno abbondantemente superato la soglia dei 500 casi per 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni. In Campania i casi rilevati sono 436 con una media nazionale di 416. La Campania conserva la percentuale più bassa di pazienti Covid-19 ospedalizzati (1,9%) sui totali positivi al virus (la media nazionale è del 5,9%). Per conseguenza, nella nostra Regione, il tasso d’occupazione dei posti letto è inferiore al valore soglia. L’indice Rt resta superiore a 1 (1.19) e, con ogni probabilità, questo potrebbe aver indotto i tecnici ministeriali a differire la data di uscita della nostra Regione dalla zona rossa.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore

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