La cybersicurezza riguarda anche i Comuni: accordo tra Anci-Federpol, sinergia per proteggere i dati

La cybersicurezza riguarda anche i Comuni: accordo tra Anci-Federpol, sinergia per proteggere i dati

Molto spesso si è parlato dell’importanza della sicurezza cibernetica, sia nell’ambito privato che istituzionale, soprattutto per informare i cittadini e le PA sui rischi che viviamo tutti i giorni: è così che si apre l’incontro che ha sullo sfondo il protocollo d’intesa tra Anci e Federpol, e che si è tenuto in sala Nassyria al Consiglio Regionale della Campania.
L’accordo riguarda congiuntamente un lavoro di diffusione, informazione, divulgazione ed educazione verso il tema della sicurezza cibernetica, che coinvolge tutti i  comuni della Campania.
Nell’ambito della cyber security, la crescente complessità degli attacchi informatici sottolinea un’urgente realtà: siamo vulnerabili e spesso sono al lavoro soggetti non qualificati o, addirittura, abusivi. L’Italia, insieme al resto del mondo, ha sperimentato un significativo aumento degli incidenti di sicurezza, molti dei quali direttamente correlati a errori umani. Nel solo 2023, l’incremento degli attacchi è stato del 65% nel nostro paese, rispetto all’11% a livello globale, riflettendo una preoccupante tendenza verso incidenti di gravità crescente. Un tema che riguarda da vicino anche i Comuni.


Ad aprire l’incontro è stato l’intervento del presidente di Anci Campania, Carlo Marino: «La cyber security per noi è fondamentale perché stiamo andando verso la transizione digitale e ci stiamo investendo molto sia come Comuni che come Regione. L’elaborazione, la gestione dei dati e come andremo a governare i processi amministrativi rappresentano il futuro rispetto ai servizi verso il cittadino e questo è così importante che occorre innovare con nuovi processi e procedure adeguate. C’è un elemento chiave: la conoscenza. Cioè, la conoscenza di affrontare un problema rilevante che riguarda non solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro. Con il PNRR  i Comuni si preparano per una massiccia migrazione al cloud: gli enti locali possono e devono fare scelte consapevoli in tema di sicurezza, andando oltre il mero adempimento normativo. Ecco perché è importante avere una visione di lungo periodo. Un percorso sinergico che ha come fine ultimo la costruzione di una PA moderna, più vicina ai cittadini e alle imprese, che metta davvero al centro le loro esigenze e la sicurezza della loro privacy».

All’incontro erano presenti anche personalità di spicco come Luciano Tommaso Ponzi, presidente nazionale di Federpol, Marco Gallo, Vicepresidente area Sud di Federpol, Giancarlo D’Amore, presidente regionale Campania di Federpol, che sono intervenuti sottolineando l’importanza di questo accordo per far si che gli enti locali si attivino per proteggere in tale tema la propria comunità; infatti, le attenzioni erano concentrati in particolar modo verso chi è più debole, come anziani e bambini. Anche il prefetto Mario Marcone, assessore alla regione Campania alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione, che ha sottolineato la «difficoltà normativa in tale materia» e ha ricordato «gli sforzi che le istituzioni fanno per innovare ma anche per proteggerci, con l’aiuto delle forze di Polizia».

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