La pandemia dilaga, in Campania sotto pressione il sistema ospedaliero

La pandemia dilaga, in Campania sotto pressione il sistema ospedaliero

Ministero della Salute e ISS hanno pubblicato il nuovo report sul trend dell’epidemia in Italia e nelle singole Regioni. I nuovi dati ci dicono che l’epidemia dilaga e che alcune Regioni presentano forti criticità: servizi territoriali sovraccarichi e superamento delle soglie di allerta dei ricoveri ospedalieri, sia in area medica che in terapia intensiva. Il prospetto che segue accoglie la sintesi dei 21 indicatori di rischio (Fonte: Monitoraggio Fase 2 – Report settimanale Ministero della Salute e Iss del 9 novembre 2020).

Ben 10 Regioni e la P.A. di Bolzano presentano un rischio elevato d’incontrollabile trasmissione del virus SARS-CoV-2. Due di esse (Valle d’Aosta e Basilicata), tuttavia, sono state classificate ad alto rischio a titolo precauzionale, avendo queste fornito dati incompleti e, dunque, poco attendibili. L’indice Rt nazionale si attesta a 1,72 e in molte Regioni il suo valore è di gran lunga superiore alla soglia d’allerta di 1,5. Siamo, pertanto, assai vicini allo scenario 4. La crescente pressione sui servizi sanitari induce fondatamente a ritenere che, nell’ipotesi in cui il trend epidemico dovesse peggiorare ulteriormente nelle prossime settimane, non è escluso un nuovo lockdown.
La Campania è osservata speciale, sebbene i dati la collochino a “rischio moderato”. Ciò che preoccupa – a ragion veduta – è la forte pressione sul sistema ospedaliero. In queste ultime ore, infatti, si registra un massiccio afflusso ai pronto soccorso, sebbene questo sia anche conseguente allo stop alle attività ordinarie (incluse le ambulatoriali). Cresce, purtroppo, nella nostra Regione anche il numero dei decessi. In un solo mese, infatti, questi sono lievitati del 75% (da 475 a 844), rispetto ad una crescita media nazionale di circa il 15%. Per conseguenza, la percentuale della Campania sul totale nazionale è lievitata dall’1,3% al 2%. Il prospetto e il grafico ne illustrano il trend.
Sulla scorta delle risultanze di un recente studio condotto dall’ISS sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, l’età media è di 80 anni e, nel 91% dei casi, nelle diagnosi di ricovero sono presenti condizioni o sintomi compatibili con SARS-CoV-2 (febbre, dispnea, tosse, diarrea, emottisi). L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comune. I pazienti deceduti di età inferiore ai 50 anni sono pari all’1,1% del totale.


Il Direttore Scientifico e Responsabile dello Sportello Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore


*per contatti scrivere a: sportellosalute@rossiwebtest.it/ancicampania


 

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