La Regione Campania premiata ad Ecomondo per lo sviluppo sostenibile: nasce un “modello” che mette insieme sistemi complessi senza danneggiare l’ambiente

La Regione Campania premiata ad Ecomondo per lo sviluppo sostenibile: nasce un “modello” che mette insieme sistemi complessi senza danneggiare l’ambiente

Un premio per la Regione Campania nel corso di «Ecomondo», l’evento annuale leader nei settori della green and circular economy, che si tiene a Rimini, e  punto di incontro tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, mondo della ricerca e delle istituzioni.
La Regione è stata premiata (il riconoscimento è stato consegnato al vicepresidente e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola) per un progetto nato grazie all’impegno della Giunta regionale, che ha voluto la costituzione dell’Ufficio Speciale per le Valutazioni Ambientali, finalizzato a conciliare la crescita economica, occupazionale ed industriale dei territori campani, senza pregiudicare l’ambiente.
Da qui la consapevolezza che lo sviluppo deve essere sostenibile affinchè sia concreto ed efficace perché tutte le dinamiche ecosistemiche sono connesse tra loro.

Con questo progetto la Regione ha messo in campo un «modello organizzativo» capace di fare funzionare procedimenti complessi nel rispetto rigoroso di norme e tempistiche con un particolare focus sugli impianti che producono energie da fonti rinnovabili. Ha, infatti, sviluppato servizi innovativi volti a garantire: la qualità dei processi e la loro interrelazione; la certezza dei tempi, la trasparenza dell’azione amministrativa e la partecipazione degli enti, dei cittadini e dei soggetti proponenti; la condivisione delle informazioni sulle procedure, lo stato di realizzazione degli impianti FER e gli esiti delle attività di monitoraggio.
Obiettivi sono stati raggiunti anche grazie a rapporti di leale e reciproca collaborazione tra pubblico e privato.

Il progetto premiato descrive le attività e i servizi innovativi in due “capitoli” principali:
1- È stata sviluppata una piattaforma digitale per la presentazione e la gestione delle istanze di VIA, VAS E VIncA che offre servizi interamente telematici, sempre attivi ed accessibili tramite identità digitale (SPID/CIE/CNS), con i seguenti vantaggi per i proponenti:
a) accessibilità ininterrotta dei servizi; b) notevole risparmio di tempo per il deposito della documentazione senza deversi recare fisicamente in ufficio; c)superamento dei CD per la trasmissione della documentazione; d) procedure guidate che riducono gli errori commessi dei proponenti nei procedimenti ambientali; e) canale di comunicazione diretto per ricevere tutte le informazioni sullo stato delle istanze; f) cassetto digitale sempre aggiornato.

2) E’ stato sviluppato un processo di catalogazione ed elaborazione dei dati presenti all’interno del proprio database, al fine di incrementare la trasparenza e la tempestiva informazione al pubblico sulle procedure ambientali in atto, accrescendo in tal modo i livelli di condivisione delle informazioni sui dati esistenti. Tale processo comprende anche la geolocalizzazione degli impianti FER che mediante la selezione di un progetto sulla mappa consente di visualizzare una scheda di sintesi delle informazioni del progetto, nonché di effettuare il download di tutta la documentazione tecnico/amministrativa ad esso associata.

Queste innovazioni hanno consentito alla Regione Campania di:

-essere l’unica Regione di Italia a non avere alcun procedimento di valutazione di impatto ambientale arretrato nell’ambito degli impianti FER (vedi rapporto Legambiente 2023);
-di autorizzare oltre 1000 MW in FER di cui 540 tra il 2023 ed il 2024,
-di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera pari 650.000,00 Kg;
-di soddisfare il fabbisogno di energia medio annuo di circa 3.000.000 abitanti equivalenti / 909.463 famiglie.
-di produrre 962.000.000 euro di investimenti per i progetti di impianti FER autorizzati dall’ Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali della Regione Campania;
-di essere la prima Regione d’Italia per MW da FER Autorizzati nei primi tre mesi del 2024 e precisamente 114 MW (Cor. Sera, Finanza & Imprese, 6/5/24);
-di comprimere i tempi per il rilascio delle autorizzazioni fino ad autorizzare impianti eolici di 30 MW in meno di 11 mesi.

Il “modello Campania” messo in campo dall’Ufficio speciale Valutazioni Ambientali per l’efficientamento e la sburocratizzazione delle autorizzazioni degli impianti FER potrebbe essere esportato in tutte le Regioni d’Italia attraverso il confronto sistematico (benchmarking), che consente a ciascuno di perfezionare il metodo utilizzato apprendendo da chi ha attenuto ottimi risultati.

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