Tempi duri per la sanità in Europa. Mancano all’appello 1,2 milioni di operatori sanitari e l’Italia è maggiormente a rischio. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto OCSE pubblicato il 18 novembre scorso. Il nostro Paese sconta una cronica carenza di medici e infermieri. In Italia si contano 6,5 infermieri ogni mille abitanti a fronte di una media europea di 8,4. Rispetto a Francia e Germania le differenze sono maggiori: 8,8 in Francia e 12 in Germania. In Italia, il numero dei laureati in infermieristica è meno della metà della media europea (16,4 per 100 mila abitanti a fronte di una media UE di 37,5) anche a causa di una retribuzione annuale inferiore (euro 32.600 rispetto ai 39.800 euro di retribuzione media UE). Ulteriore elemento di criticità è dato dall’anzianità media della forza lavoro medica. In Europa, i medici con oltre 55 anni sono circa il 35%, mentre in Italia siamo al 54% e inoltre il 27% ha più di 65 anni. Se si considera che Italia e Portogallo hanno la popolazione più anziana d’Europa (il 25% degli italiani ha più di 65 anni) e siamo i più sedentari, ben presto bisognerà fare i conti con una crescente domanda di cure e con un massiccio esodo della componente medica che avrà il suo picco nel 2025. Anche la medicina di base desta alcune preoccupazioni. Nei prossimi sei anni andranno in pensione circa 12.600 MMG e si prevedono ingressi per circa 10.700 unità. Pertanto, l’attuale organico di circa 40.000 MMG potrebbe calare del 5%. I grafici che seguono illustrano le differenze tra i principali Paesi europei per alcuni indicatori (Fonte: Health at glance Europe – Elaborazione del Dipartimento Salute di ANCI Campania).
Per quel che concerne la spesa sanitaria, nonostante le ingenti risorse stanziate negli ultimi anni, la spesa italiana del 2023 rapportata al PIL si è attestata all’8,4%, di cui il 6,2% di spesa pubblica – finanziata dallo Stato – ed il 2,2% di spesa privata, pagata dai cittadini di tasca propria. Anche la spesa sanitaria pro-capite è inferiore alla media europea: 2.947 euro vs 3.533 euro.
Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore
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