Minacce amministratori, Buonajuto (Anci): “Aumentano intimidazioni dai social, continuare ad investire in formazione”

Minacce amministratori, Buonajuto (Anci): “Aumentano intimidazioni dai social, continuare ad investire in formazione”

«I dati del primo semestre 2023 confermano i sindaci come i più colpiti dalle intimidazioni anche se si è registrato un calo complessivo del 14 per cento degli episodi passati a 258 da 300».  E’ quanto evidenziato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano vicepresidente Anci con delega a Sicurezza e legalità, intervenendo al Viminale alla riunione dell’Osservatorio sugli atti intimidatori nei confronti dei sindaci, alla presenza del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

«Parliamo  – ha spiegato Buonajuto – di un fenomeno complesso e multiforme. I cittadini considerano i sindaci responsabili di ogni situazione locale e lo sfogo si riversa sempre più sui social, come dimostrano i primi sei mesi di quest’anno dove le intimidazioni su queste piattaforme hanno registrato un incremento del 30,4 per cento».

Per il vicepresidente Anci si tratta di un fenomeno «che va combattuto sul piano culturale: gli amministratori non possono e non devono sentirsi soli. E’ fondamentale, quindi, lavorare insieme al Governo per la definizione di un quadro condiviso di responsabilità sulla sicurezza e per la promozione della legalità. Un risultato importante – rimarca Buonajuto – è il fondo iniziative di promozione della legalità e per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali, che il ministero dell’Interno, accogliendo la proposta dell’Anci, ha finanziato con 6 milioni di euro per il 2023 e che ha permesso di finanziare 399 Comuni oltre a tre province”. “E’ assolutamente necessario, a nostro avviso, procedere ad un primo bilancio della legge 3 luglio 2017, n. 105, che ha inasprito le pene previste per chi minaccia sindaci e amministratori locali. Non è possibile che dei reati restino impuniti ed è necessario che l’autorità giudiziaria intervenga individuando i responsabili», ha concluso il sindaco di Ercolano.

 

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