Ministero Cultura, fondi
per nuovi progetti culturali:
c’è tempo fino al 31 agosto

Ministero Cultura, fondi </br>per nuovi progetti culturali: </br>c’è tempo fino al 31 agosto

Il Ministero della Cultura ha messo a disposizione un nuovo strumento per favorire investimenti e altri interventi inerenti alla tutela, alla conservazione, al restauro, alla fruizione, alla valorizzazione e alla digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale dell’Italia.

È possibile presentare le domande di finanziamento, a pena di esclusione, entro le ore 13.59 del 31 agosto 2021.

Saranno finanziate solamente nuove realizzazioni, non progetti già avviati o già finanziati ad altro titolo dal Ministero della Cultura.  Inoltre, gli interventi dovranno essere effettuati esclusivamente in Italia e ultimati entro tre anni dall’ammissione al beneficio. Come detto anche dal Ministro Dario Franceschini, il Fondo Cultura è «un ulteriore aiuto concreto a favore della tutela e della conservazione del patrimonio artistico del nostro Paese».

Il decreto (CLICCA E SCARICA) introduce nuovi e importanti meccanismi di collaborazione tra pubblico e privato. Infatti, ai beneficiari verrà riconosciuto un finanziamento che ricoprirà l’80% dei costi previsti (per un ammontare non inferiore a 100 mila euro e non superiore a 1 milione di euro). Il restante 20% costituisce il cofinanziamento obbligatorio che deve essere garantito dal soggetto proponente, in forma singola o associata. Al fine di garantire un’equa distribuzione delle risorse sull’intero territorio nazionale, i fondi saranno suddivisi in cinque quote in base alla popolazione residente e saranno destinate a finanziare interventi nelle aree geografiche del Nord Ovest, del Nord Est, del Centro, del Sud e delle Isole. Nel caso in cui le domande per singola area geografica non esauriscano la quota di risorse assegnata alla quella zona, quelle residue saranno distribuite in pari misura nelle altre aree.

Le domande saranno finanziate in ordine di graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Per l’istituzione del Fondo, è stato essenziale il supporto tecnico fornito da Cassa Depositi e Prestiti, SpA controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che promuove la crescita del Paese e gestisce il risparmio postale.

Le domande pervenute verranno sottoposte all’esame di una Commissione tecnica, composta da tre a cinque membri designati dal Ministero tra esperti di adeguata professionalità nel settore del patrimonio culturale. Tutte le spese dovranno essere rendicontate e il Ministero si riserva la facoltà di effettuare dei controlli relativi allo stato di attuazione dell’intervento, nelle modalità che riterrà opportune.  Se in seguito alle verifiche operate risulteranno accertate a carico del beneficiario irregolarità non emendabili o non sanabili nell’attuazione dell’intervento, il Ministero potrà revocare il contributo.


Marianna Salamone


 

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