“Missione Italia”, sfida per il Pnrr: forte presenza a Roma di Anci Campania

“Missione Italia”, sfida per il Pnrr: forte presenza a Roma di Anci Campania

Nel Pnrr Comuni e Città metropolitane sono soggetti attuatori di interventi per 43 miliardi, in un panorama arricchito anche da altri 10 miliardi legati a progetti a diretta ricaduta territoriale. Di questi fondi, 33,8 miliardi sono già stati ripartiti con i provvedimenti attuativi, e il contatore è destinato a salire a strettissimo giro con le graduatorie dei bandi che distribuiscono 3 miliardi di euro per creare 264mila nuovi posti negli asili nido. A offrire il censimento aggiornato del Pnrr in chiave territoriale è il ministro dell’Economia Daniele Franco.
L’occasione è l’evento organizzato da Anci, con il titolo «Missione Italia», pensato anche per fare il punto della sfida lanciata dai sindaci all’assemblea nazionale dell’Associazione dei Comuni a Parma nel novembre scorso. Tanti i sindaci provenienti da ogni parte d’Italia, dalla Campania una delegazione di oltre 60 tra primi cittadini e amministratori locali, che, alla presenza del presidente Carlo Marino, e del segretario Nello D’Auria, hanno avuto incontri con i presidenti e i direttori delle altre regioni del Sud nel corso di un aperitivo serale molto amichevole e apprezzato. Forte e qualificata la presenza dei Piccoli Comuni della Campania e dei Giovani di Anci Campania, guidati dai responsabili, Stefano Pisani e Stefano Lombardi.

«Per realizzare il Pnrr nei tempi – aveva detto a Parma il presidente dell’Anci Antonio Decaro – serve l’assegnazione integrale dei fondi entro giugno 2022». I numeri elencati dal ministro dell’Economia indicano che tutto sommato non si è arrivati lontani da quell’obiettivo. «Gran parte degli interventi è stata già avviata – ha sostenuto Franco -, e questo avvio del processo nei tempi stabiliti è di buon auspicio per il futuro». Del resto il governo arriva all’appuntamento con la prossima data chiave del 30 giugno, termine di verifica per gli obiettivi collegati alla nuova rata da 21 miliardi di euro, con una consapevolezza doppia: sul fatto che anche la nuova verifica dovrebbe dare esito positivo, ma che le fasi cruciali nella partita dell’attuazione effettiva iniziano ora, con il passaggio progressivo dai traguardi procedurali ai target misurabili in termini di risultato.

Il ministro per la Pa Renato Brunetta ha proposto da parte sua «tavolo di monitoraggio e soluzione di strozzature e criticità», che secondo il titolare di Palazzo Vidoni possono essere affrontate anche «ampliando ulteriormente il ricorso al silenzio assenso e ai poteri sostitutivi». Dal canto suo Brunetta rivendica poi le misure già avviate su assunzioni, supporto tecnico con la piattaforma Capacity Italy attiva dal 20 giugno e sblocco dei contratti, e indica l’obiettivo (in linea con il clima che si respira al tavolo Aran) della firma entro luglio anche dell’intesa per i dipendenti di regioni ed enti locali dopo quelle già arrivate per Funzioni centrali e sanità. L’idea di stringere ancora i bulloni di un confronto istituzionale fra governo e comuni che sul Pnrr sta funzionando è del resto il principio ispiratore della due giorni organizzata dai sindaci alla Nuvola di Roma.

Il punto di vista degli amministratori locali meridionali sintetizzata dal presidente di Anci Campania, Carlo Marino, anche agli altri presidenti del Sud, è quella di un bilancio positivo che si può e si deve migliorare ancora. «Non possiamo continuare ad avere un doppio binario fra le procedure straordinarie per gli investimenti Pnrr e quelle ordinarie e più lente per gli altri interventi – sostiene Marino, riprendendo uno dei punti sottolineati da Decaro -. Se dobbiamo affrontare la ripresa con misure straordinarie, vanno generalizzate per tutte le opere fino al 2026».

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