Mozione per Gaza, Manfredi: distinguere tra Stato e popolo di Israele. Morra: tregua subito

Mozione per Gaza, Manfredi: distinguere tra Stato e popolo di Israele. Morra: tregua subito

Nella storica Sala dei Baroni del Maschio Angioino si è tenuta la seduta monotematica del Consiglio comunale di Napoli dedicata alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. L’incontro, molto partecipato sia sul piano istituzionale che civile, ha visto la presenza della comunità palestinese locale, di rappresentanti delle istituzioni e di personalità come l’ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh, che ha ringraziato Napoli per la solidarietà dimostrata.

La seduta, presieduta da Enza Amato, si è aperta con un messaggio di vicinanza alla popolazione di Gaza e un appello al cessate il fuoco. «Il Consiglio comunale di Napoli – ha dichiarato Amato – rinnova il proprio appoggio incondizionato al popolo palestinese e chiede la fine immediata dello sterminio in corso».

Manfredi con i parlamentari Fratoianni e Scotto

Franesco Morra durante il suo intervento alla sala dei Baroni

Il momento centrale è stato l’approvazione all’unanimità di una mozione che impegna il sindaco Gaetano Manfredi e l’amministrazione a rescindere ogni collaborazione istituzionale con enti, associazioni e istituzioni israeliane riconducibili all’attuale governo di Tel Aviv, privilegiando invece rapporti con organizzazioni non governative israeliane impegnate nel pacifismo. Il testo, illustrato dal consigliere Sergio D’Angelo, chiede inoltre al sindaco – anche in qualità di presidente nazionale Anci – di promuovere presso la Regione Campania e a livello nazionale restrizioni agli accordi istituzionali con università e imprese israeliane, e di sostenere iniziative di assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese, inclusa l’accoglienza presso strutture comunali e la collaborazione con il programma governativo “Food for Gaza”.
Molto significativa e precisa la sottolineatura fatta dal sindaco Gaetano Manfredi, anche in qualità di presidente Anci, che chiede di distinguere tra Governo e popolo di Israele: «Noi dobbiamo distinguere quelle che sono le azioni del Governo con quello che è il popolo israeliano. Io credo che con il popolo israeliano dobbiamo sempre tenere rapporti di relazioni, di civiltà, soprattutto con quella parte che sostiene percorsi di pace e di tolleranza».
Manfredi ha sottolineato che «c’è una non condivisione rispetto a quelle che sono state le politiche messe in campo dal Governo. Io mi auguro che finalmente ci sia un percorso di pace che garantisca i diritti di tutti, che salvaguardi la vita umana, che ci siano sanciti i principi del diritto umanitario che è diritto di civiltà e che alla fine questa crisi possa essere ricomposta e che si vada verso l’idea di due popoli e due Stati».

La seduta si è svolta in un clima di forte partecipazione emotiva e politica, con interventi – tra questi quelli del leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, di parlamentari Dario Carotenuto e Arturo scotto.
Molto appassionato e forte l’intervento del presidente ff di Anci Campania, Francesco Morra: «Desidero ribadire che la nostra associazione si batte da tempo per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e per il ripristino degli aiuti umanitari, sia alimentari che medici, a una popolazione civile stremata da mesi di conflitto e da un blocco ingiustificato che ha reso impossibile l’accesso a beni essenziali come cibo, acqua e medicine. Oggi, a oltre due milioni di persone, tra cui moltissimi bambini, è negato il diritto alla sopravvivenza e alla dignità umana: le condizioni sanitarie e umanitarie peggiorano di giorno in giorno, e il prezzo dei generi alimentari è aumentato in modo esponenziale, mettendo a rischio la vita delle fasce più fragili della popolazione. La crisi umanitaria in corso a Gaza – ha aggiunto Morra – rappresenta una ferita profonda al diritto internazionale e ai principi fondamentali della convivenza tra i popoli. Il Consiglio comunale di Napoli, con il recente riconoscimento dello Stato di Palestina, ha voluto lanciare un segnale chiaro: non possiamo restare indifferenti di fronte a una tragedia che colpisce migliaia di civili innocenti e mina alle radici la credibilità delle istituzioni internazionali. I Comuni italiani, a partire da quella della Campania, – ha concluso Morra – sono pronti a fare la loro parte, mettendo a disposizione competenze e risorse per la ricostruzione e la cooperazione internazionale. Ma serve una volontà politica condivisa dell’Europa, del nostro Governo, delle nostre forze politiche che metta al centro la dignità umana e il rispetto delle regole internazionali».

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  • Le parole del sindaco Manfredi e di Francesco Morra restituiscono un segnale importante e distinguere tra governo e popolo è fondamentale per costruire ponti di pace e solidarietà autentica.

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