E’ il Giorno della Memoria, iniziativa nei Comuni. Marino: “Ricordare è necessario, per evitare che gli orrori ritornino”

E’ il Giorno della Memoria, iniziativa nei Comuni. Marino: “Ricordare è necessario, per evitare che gli orrori ritornino”

Ogni anno il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Uno sterminio perpetrato dai nazisti nei confronti delle persone considerate “indesiderabili”: i morti furono circa 15 milioni, fra cui sei milioni di ebrei. I sindaci di tutt’Italia ricordano, quelli della Campania hanno organizzato commemorazioni in molti Comuni (sotto le locandine di alcune di esse) e in moltissime scuole si tengono iniziative per ricordare quello sterminio. «La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare», dice Carlo Marino, Presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta.

La parola Shoah indica lo sterminio degli ebrei da parte della Germania nazista e dei suoi alleati. In lingua ebraica significa «tempesta devastante» e viene presa in prestito dalla Bibbia, dove è presente nel libro di Isaia (47, 11). Anche se molti accomunano il termine Shoah alla parola olocausto, tra i due termini ci sono alcune differenze di significato. In particolare, con olocausto si fa solitamente riferimento a una forma di sacrificio praticata nell’antichità, in cui la vittima veniva interamente bruciata.
Diversamente, invece, la parola Shoah definiva un sacrificio che poteva (e doveva) essere evitato.
Proprio per questo in Israele preferiscono utilizzare la parola Shoah per indicare lo sterminio del popolo ebreo da parte di nazisti tedeschi e fascisti italiani. Per questo motivo, in Germania nel 1996 e in Italia nel 2000, i Parlamenti hanno votato per la creazione della Giornata della Memoria, indetta proprio per il 27 gennaio. Sulla scia di questo, poi, nel 2005 le Nazioni Unite hanno proclamato una giornata di lutto internazionale, confermando proprio la data della liberazione del campo di Auschwitz.
«Comprendere quello che è accaduto è impossibile – dice Marino, ricordando Primo Levi  – ma conoscere è necessario». «
La Giornata della Memoria – aggiunge Marino – non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, ma ci invita anche a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia».
L’appuntamento principale in Italia è in programma al Quirinale dove a partire dalle 10 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, premierà gli studenti vincitori del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”.

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