Piccole opere, proroga per l’aggiudicazione dei lavori: slitta (ma solo per quest’anno) al 31 dicembre

Piccole opere, proroga per l’aggiudicazione dei lavori:  slitta (ma solo per quest’anno) al 31 dicembre

In salvo i contributi per le piccole opere dei comuni. Gli enti che non hanno fatto in tempo ad aggiudicare i lavori non perderanno i finanziamenti, a condizione che entro il 15 settembre 2024 risulti stipulato il contratto di affidamento. Il nuovo termine per l’aggiudicazione dei lavori slitta, solo per quest’anno, al 31 dicembre mentre passa dal 30 aprile al 30 novembre 2024 il termine entro cui gli enti beneficiari dei contributi devono provvedere all’inserimento degli identificativi di progetto (Cup) all’interno del sistema di monitoraggio e rendicontazione.

Il Cup dovrà essere inserito per ciascuna annualità riferita al periodo 2020-2024. Per l’eventuale revoca delle risorse ci sarà tempo fino al 28 febbraio 2025, data entro la quale dovrà essere emanato il decreto ministeriale che provvederà al recupero dei fondi.

Il decreto legge Omnibus (approvato in prima lettura dal Senato nel testo uscito dalle commissioni e non soggetto a ulteriori modifiche in modo che possa essere convertito in legge dalla Camera dei deputati entro l’8 ottobre) ha evitato il definanziamento dei progetti alimentati dai fondi della Manovra 2020 (500 milioni di euro annui fino al 2024). Progetti già in attuazione, e in alcuni casi già conclusi, in gran parte provenienti da piccoli comuni notoriamente in difficoltà, per scarsità di personale, con le scadenze burocratiche.

La novità fa parte di un corposo pacchetto di buone notizie per i comuni che hanno visto nelle modifiche parlamentari al decreto Omnibus (dl 113/2024) la risoluzione di molti nodi problematici. Motivo per cui il presidente dell‘Anci, Roberto Pella, ha voluto ringraziare il Senato “per l’attenzione dimostrata”. “Accogliamo con favore”, ha proseguito Pella, ” l’attenzione riservata ai piccoli comuni, tramite la norma sui segretari comunali. Altro risultato, grazie alla proficua collaborazione tra Anci, Governo e Mef, è l’approvazione della norma che consente l’erogazione del 90 per cento del contributo per investimenti Pnrr”.

I contributi di cui all’articolo1, comma 29 e seguenti, della legge n. 160/2019 sono confluiti all’interno della M2 C4 I2.2 “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni” del PNRR. Tali contributi riguardano:

– investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e dì edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

– sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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