Pnrr, ecco perché occorre riprogrammare gli interventi nella sanità

Pnrr, ecco perché occorre riprogrammare gli interventi nella sanità

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è una ghiotta opportunità di sviluppo per il nostro Paese.
Con i suoi 527 obiettivi e 191,5 mld di euro – di cui 68,9 di sovvenzioni e 122,6 di prestiti – il Piano italiano è il più corposo d’Europa
. Massicce risorse da spendere entro il 2026. A differenza degli altri programmi europei, il PNRR è un “Piano di Performance”. Pertanto, l’incasso delle risorse avviene solo a seguito di avvenuta esecuzione delle riforme e degli investimenti previsti nel rispetto del relativo cronoprogramma. Alla missione 6 – Salute del Piano sono destinati 15,6 mld di euro, di cui il 97% a prestito e solo il 3% in sovvenzione. La tabella che segue illustra il dettaglio dei programmi e il relativo calendario di erogazione delle rate del PNRR

L’Italia ha già incassato il prefinanziamento e le prime due rate per un totale di 66,9 mld di euro ed è in attesa di ricevere il versamento della III rata di 19 mld di euro L’attuazione del Piano dipende, in modo particolare, da due fattori: dalla capacità del nostro sistema produttivo di realizzare i progetti e dalla capacità delle Amministrazioni di renderli operativi. Purtroppo, l’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime energetiche, la spirale inflazionistica, la carenza di personale, la penuria dei materiali e dei prodotti intermedi, lo squilibrio “offerta-domanda” e la presenza di investimenti poco attrattivi stanno mettendo a dura prova la tenuta del Piano. Per la missione 6, la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale e delle sue strutture (Case della Comunità e Ospedali della Comunità) dovrà fare i conti con le predette criticità e in modo particolare: con l’aumento generalizzato dei costi, con la scarsità dei materiali, con lo squilibrio offerta-domanda e con la impreparazione del tessuto produttivo. Fattori che renderanno assai difficile – se non impossibile – la realizzazione del Piano approvato a luglio 2021 in un contesto geopolitico ed economico decisamente diverso da quello attuale. La riprogrammazione degli interventi previsti dal PNRR è dunque ineludibile e indifferibile. I prospetti che seguono illustrano la nuova allocazione delle Strutture Intermedie della futura assistenza sanitaria territoriale della Campania (Fonte: CIS Misa-Campania).


Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore.

 

 

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