Presentata dal Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, all’Assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, la Rete Anci dei Comuni Siti Unesco. Un’importante occasione che mira a coordinare le iniziative, collegando la «grande bellezza» di questi straordinari attrattori della Campania al rilancio delle città che li ospitano.
Si pongono così le basi per un network a supporto delle gestioni dei Siti e delle città ospitanti, che in molti casi sono in difficoltà a fronte di trend epocali, come l’abbandono dei territori periferici, il superaffollamento delle mete turistiche più famose, le conseguenze della pandemia di Covid-19.
La Rete Anci dei Comuni Siti Unesco è coordinata dal sito di Padula, Paolo Imparato, e raccoglie l’adesione dei Sindaci delle altre località proclamate patrimonio comune dell’umanità. Complessivamente sono 10 i Siti Unesco in Campania (è la lista più numerosa d’Italia, dopo la Sicilia, con 6 luoghi e 4 beni immateriali). Si trovano in aree vaste della regione, comprendendo al loro interno diversi siti archeologici, ville, chiese, complessi monumentali. Sono: il Centro storico di Napoli, la Costiera Amalfitana, le Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, il Palazzo Reale di Caserta, l’Acquedotto Vanvitelliano e il Complesso di San Leucio, il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula, la Chiesa di Santa Sofia. E ancora: i gigli di Nola, l’arte dei Pizzaioli Napoletani, la Dieta Mediterranea, la Transumanza.
«Puntiamo a creare una programmazione e una sinergia tra i siti, lavorando alla realizzazione di un protocollo operativo e di una cabina di regia tecnica al fine di arrivare presto a una strategia comune. Siamo una grande forza, rappresentiamo la bellezza», hanno affermato con orgoglio Imparato e il Sindaco di Nola, Gaetano Minieri. «Occorrono però visioni e strumenti di maggiore respiro. Per questo è importante il ruolo che può essere giocato dalla Regione Campania».
Obiettivo è migliorare, attraverso la cura e la valorizzazione dei beni Unesco, anche il profilo e il decoro delle città.
I piani di gestione, che accompagnano obbligatoriamente le candidature, prevedono infatti interventi per lo più concentrati sui Siti. «Per questo non è sufficiente avere come orizzonte solo i bandi del Mibact – suggerisce il sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Alfieri – ma è necessario andare oltre e capire come il Pnrr e i Fondi strutturale europei possano contribuire a integrare cultura e natura, monumenti e paesaggio, un insieme che fa la forza dei nostri territori».
Partire dalle città, ridurre le distanze con le Soprintendenze, trasferire la diffusione e la consapevolezza del patrimonio artistico e culturale dei Siti Unesco anche alle scuole: l’obiettivo della rete è stato pienamente condiviso dal sindaco di Scala, Luigi Mansi, dagli amministratori di Pompei e Benevento, Pina Piedipalumbo e Rossella del Prete. «I siti Unesco sono una forza – ha sottolineato il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino –. Si tratta ora di metterla a sistema, creando una sinergia forte con la Regione. I siti Unesco possono e devono essere produttivi di occasioni per le città che li ospitano, creando un brand e una filiera».
Un tema su cui ha insistito l’Assessore Casucci che ha incoraggiato i Sindaci a presentare, in tempi rapidi, progettazioni che abbiano come perimetro sia il piano Turismo della Regione, sia la delibera 298. Una sollecitazione a utilizzare la cultura per avviare processi d’integrazione funzionale, territoriale e settoriale di cui la Campania ha strutturalmente bisogno. «Abbiamo di fronte a noi una rete che può già definirsi un modello di aggregazione, siamo pronti a sostenerla e va indicata una strategia che intreccia unicità e unità dei siti. Un dialogo che valorizzi attrattori e città e punti non a interventi a pioggia legati agli eventi, come ho sempre sostenuto, ma alla creazione di sistemi turistici in una comune idea di valorizzazione del territorio».
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *