Il governo ha approvato all’unanimità un nuovo decreto legge che introduce «ulteriori misure urgenti in relazione agli sviluppi della crisi in Ucraina» (CLICCA E LEGGI), per garantire sostegno e assistenza al Paese e alle autorità governative di Kiev «attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari», con la Nato che dovrà occuparsi unicamente della consegna logistica. Le nuove misure vanno a integrare quelle già approvate nel provvedimento per il rafforzamento dell’impegno militare dell’Italia in Ucraina, approvato dal Cdm lo scorso 25 febbraio. Nel nuovo decreto l’esecutivo guidato da Mario Draghi ha anche approvato un piano per l’energia e per l’accoglienza dei profughi.
Proprio questo ultimo tema è quello che prevede importanti novità.
Il Cdm, oltre al rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri, ha previsto che i rifugiati dall’Ucraina vengano ospitati nei centri del sistema Cas (Centri assistenza straordinari, ndr), anche senza aver presentato richiesta di protezione internazionale. Nello specifico, è previsto un incremento di 13.000 posti nei Cas, che potranno essere attivati dai prefetti, e verranno creati ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (Sai). In tal senso sono stati stanziati 10 milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali ed è stato disposto lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022.
Se ne è parlato anche nel corso di un incontro alla Prefettura di Napoli con il Prefetto Claudio Palomba, presente per Anci Campania il presidente emerito e sindaco di Portici, Enzo Cuomo, e il segretario generale di Anci Campania e sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, oltre al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, all’assessore regionale Mario Morcone e al console ucraino a Napoli.
«Lavoreremo – ha affermato il sindaco Enzo Cuomo – di concerto con tutti i comuni dell’area metropolitana e con l’Anci affinché ci sia una rete di accoglienza molto solida e robusta perché ci aspettiamo che l’afflusso di profughi, che si vogliano ricongiungere ai loro familiari già qui, possa essere molto ampio». Intanto la struttura comunale di Marechiaro, a Napoli, ha già pronti 60 posti letto per ospitare gli ucraini in arrivo in questi giorni., mentre la Regione Campania ha messo a disposizione, quale hub di prima accoglienza, il Covid residence dell’Ospedale del Mare che dispone di 168 posti immediatamente fruibili, ove saranno effettuati i primi screening sanitari a cura dell’Asl Napoli 1 e verrà, successivamente, organizzato il trasferimento per coloro che ne necessitano, presso centri di accoglienza straordinaria, strutture messe a disposizione dal Comune di Napoli – come ad esempio – quella già individuata a Marechiaro che dispone di 55/60 posti – da altri Comuni dell’area metropolitana o da enti e associazioni religiose e di solidarietà.
Nella giornata di mercoledì, sempre presso la Prefettura, sarà insediata una cabina di regia, composta da rappresentanti di tutte le istituzioni interessate finalizzata a definire un quadro complessivo delle informazioni utili alla gestione dell’emergenza per un’organizzazione unitaria degli interventi e per monitorare il fenomeno. ECCO LA NOTA ANCI CON LE PRIME INDICAZIONI
In considerazione della difficoltà di collegamento con il territorio interessato dal conflitto in atto, in questa fase non è consigliabile la raccolta di derrate alimentari o materiale sanitario da inviare alle popolazioni ucraine.
DECRETO-LEGGE 28 febbraio 2022 , n. 16 contenente «Ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina»
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