Perentorio intervento del Presidente di Anci, Antonio Decaro che invia una nota al Governo (i ministri Giorgetti e Piantedosi) chiedendo un intervento risolutivo sulle graduatorie della rigenerazione urbana che tanta polemica hanno sollevato. (CLICCA E LEGGI)
Decaro – al quale avevano scritto il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, e il coordinatore dei piccoli Comuni, Stefano Pisani – chiede non solo di modificare il cervellotico indice ISVM (indice di vulnerabilità sociale e material) ma di intervenire con un finanziamento ulteriore. «Appare a nostro avviso percorribile la strada di assicurare un finanziamento integrale, su base pluriennale (3-5 anni) di tutte le richieste ammissibili presentate dai Comuni nella prossima Legge di Bilancio, ferma restando la graduatoria già pubblicata e apponendo un vincolo complessivo di mantenimento di una quota predeterminata (ad esempio il 40%) a favore dei territori del Mezzogiorno. Ribadiamo che trattasi di medie e piccole opere facilmente cantierabili, finanziate da una misura generale e generalista, la cui esigenza e stabilizzazione è fortemente voluta e auspicata dai sindaci».
Il decreto recante: «Individuazione dei comuni, inferiori a 15.000 abitanti, richiedenti e di quelli beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale», è stato pubblicato giorni fa nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Ma le graduatorie tuttavia avevano un sconcerto per l’esclusione di molti comuni in tutt’Italia alle prese con sensibili fenomeni di marginalizzazione e degrado ma penalizzati dagli indici. Ora l’intervento dell’Anci che attende la risposta del Governo.
ALLEGATI
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