Rendicontazione del Fondo povertà per anni 2018-2020: elementi critici

Rendicontazione del Fondo povertà per anni 2018-2020: elementi critici

Il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra, con una lettera inviata agli ambiti territoriali sociali, sottolinea la necessità di provvedere quanto prima al completamento della rendicontazione del Fondo povertà per il triennio 2018-2020-. Lo fa dando seguito ad una missiva del Ministero del Lavoro (vedi in basso) che ha rappresentato una forte preoccupazione relativamente allo stato di avanzamento delle procedure.
Nello specifico il Segretario generale fa riferimento alle risorse già trasferite in conformità con le normative vigenti e con quanto indicato nelle Linee guide. Nicotra ricorda come sia altresì indispensabile acquisire entro il 15 ottobre le informazioni relative al monitoraggio della spesa per avere un quadro più veritiero sull’utilizzo di tali risorse che sembra non risultare da quanto rendicontato.
Ecco la nota che il Mistero del Lavoro ha inviato agli Ambiti Territoriali. 

In riferimento all’oggetto e ad integrazione delle note inviate a codeste Regioni in data 25.07.2022 riferite a “Fondo povertà triennio 2018-2020 – Sollecito rendicontazione Quota Servizi, Quota Povertà Estrema e Quota Care Leavers 2018-2020”, si comunica che sono attualmente in corso i controlli delle dichiarazioni di spesa presentate sulla piattaforma “Multifondo”.
Come ben noto, gli ambiti di intervento e le spese ammissibili sono stati definiti dalla specifica normativa di riferimento, dai Decreti di riparto e dalle Linee Guida (con relative FAQ) predisposte perle singole annualità del Fondo.
Da una prima analisi delle Dichiarazioni di Spesa controllate, a valere sulla Quota Servizi del Fondo Povertà, sono stati rilevati alcuni elementi di criticità che si ritiene opportuno condividere con tutti i soggetti in indirizzo, anche con particolare riferimento alle diverse competenze amministrative-contabili assegnate nella complessiva gestione del Fondo. Gli specifici attuali dettami sulla rendicontazione, definiti nei singoli decreti di riparto, prevedono infatti la piena applicazione delle regole di rendicontazione già previste per il PON Inclusione, ma nonostante tale previsione non sempre si rileva nella piattaforma Multifondo:
– la coerenza con i documenti giustificativi richiesti dalle Linee Guida;
– la specifica indicazione sui documenti dei Cup o del riferimento alla quota con relativa annualità;
– l’utilizzo dei format di base (non modificabili) in uso per la rendicontazione del PON Inclusione (nel dettaglio: il riepilogo complessivo delle risorse umane impiegate, i timesheet e le relazioni periodiche delle attività).

Inoltre, in alcune dichiarazioni di spesa non risulta chiaro chi siano gli effettivi beneficiari degli interventi che, a valere sulla quota servizi per le annualità 2018-2020, al netto del servizio di segretariato sociale, sono esclusivamente i beneficiari di Rei/RdC, altresì risultano finanziate esperienze di tirocinio che non sembrano assimilabili ai tirocini di inclusione sociale richiamati dall’art. 7, comma 1, lettera c, del D.Lgs. 147/2017, cioè i “tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, di cui alle regolamentazioni regionali in attuazione dell’accordo del 22 gennaio 2015 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano”.
Tra le spese finanziate risultano caricati anche costi relativi a corsi di formazione non sempre compatibili con gli interventi finanziabili così come da Linee guida delle diverse annualità del Fondo. (….a valere sulla quota servizi i corsi di formazione sono rendicontabili soltanto se destinati agli operatori impiegati a valere sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale per gli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, sempre che questi siano connessi e coerenti con le attività svolte, oltre che nei casi di formazione generale e specifica rivolta ai beneficiari dei PUC.)
Per quanto appena specificato, si chiede alle Regioni, per quanto di propria competenza, di mettere in campo tempestivamente tutte le azioni ritenute opportune affinché sia prontamente completata la rendicontazione delle risorse già trasferite, garantendo altresì che le spese rendicontate in Piattaforma Multifondo a valere sulle quote del Fondo Povertà siano conformi alle previsioni normative vigenti, a quanto indicato dalle Linee Guida e alla Nota Amministrativa relativa alla quota Care Leavers.
Si sollecitano pertanto gli Ambiti Territoriali Sociali a completare la rendicontazione sulle diverse annualità del Fondo evidenziando che le dichiarazioni di spesa già inviate, qualora necessario, sono rettificabili inviando una mail all’Assistenza Tecnica all’indirizzo: fondopoverta.helpdesk@lavoro.gov.it. Nella richiesta andrà evidenziato che le stesse devono essere riportate in stato bozza al fine di effettuare le modifiche ritenute più idonee.
Si comunica infine che risulta altrettanto indispensabile acquisire il monitoraggio della spesa a valere sulle diverse annualità della quota servizi del Fondo Povertà (che potrebbe non corrispondere
alle somme rendicontate) alla data del 30 agosto 2022. In tal senso i singoli Ambiti Sociali Territoriali responsabili della spesa dovranno inserire, entro e non oltre il termine del 15 Ottobre 2022, in Piattaforma Multifondo all’interno della sezione relativa alla programmazione e attivazione delle risorse e più precisamente nel campo “Obiettivi”, i dati economico-finanziari di seguito elencati:
– le risorse della quota servizi del fondo povertà effettivamente impegnate a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata e nel rispetto dell’art. 183 del D.lgs 267/00 e dell’Allegato 4/2 al D.Lgs 118/2011;
– le risorse della quota servizi del fondo povertà non ancora impegnate con relativa motivazione;
– le somme liquidate, pagate e quietanzate;
– la data programmata di fine spesa (anche con particolare riferimento alle risorse non ancora impegnate).
Si ricorda che i dati andranno inseriti in Piattaforma Multifondo per ogni singola annualità del Fondo e nello specifico:
– Fondo Povertà – quota servizi – annualità 2018
– Fondo Povertà – quota servizi – annualità 2019
– Fondo Povertà – quota servizi – annualità 2020
Nel caso di mancato inserimento dei dati richiesti entro il termine perentorio sopra indicato, la scrivente Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale acquisirà come certificazione della spesa il dato della rendicontazione presentata al 30 agosto 2022. 

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