L’articolo riporta che la spesa totale per la sanità nel 2022 è stata di circa 170 miliardi di euro in Italia, con 132 miliardi di spesa pubblica e 38 miliardi di spesa privata, con un aumento della spesa pubblica di  circa 2,3 miliardi rispetto al 2021. Il costo medio sostenuto dallo Stato per la salute dei cittadini nel 2022 è stato di circa 2.241 euro a persona. Le regioni con la spesa pubblica pro-capite più bassa sono Calabria e Campania, mentre la Valle d’Aosta, Trento e Bolzano hanno la spesa più alta.

Si sottolinea che la Campania ha una situazione particolare: circa l’80% delle prestazioni specialistiche ambulatoriali è fornito da strutture private accreditate. Nel 2022, la regione ha ricevuto circa 11 miliardi di euro dallo Stato per garantire i servizi essenziali di assistenza sanitaria, di cui solo il 5% è stato destinato alle strutture private accreditate. Tuttavia, queste strutture devono erogare un numero di prestazioni molto inferiore rispetto al fabbisogno reale, causando liste d’attesa e migrazione sanitaria verso altre regioni.

L’autore suggerisce che per affrontare il problema delle liste d’attesa e contenere la migrazione sanitaria, è necessario intervenire sul riparto delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale (Spending Review), migliorare l’allocazione delle risorse in base ai bisogni reali e rivedere il rapporto tra strutture pubbliche e private accreditate, specialmente per prestazioni cruciali e di elevata specialità. Si afferma che è necessario un intervento organico, considerando la carenza di personale sanitario e le restrizioni normative. L’articolo include anche prospetti relativi ai costi regionali della sanità, ai saldi della migrazione sanitaria e alle risorse assegnate al settore accreditato nella regione Campania.

La tabella illustra le risorse destinate al Privato Accreditato (valori in migliaia di €)

Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute Anci Campania
Antonio Salvatore