Sblocco delle assunzioni nei Comuni, via imminente: tutti i dettagli dell'intesa

Sblocco del turnover per i comuni. Lo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri, attuativo dell’art. 33 del dl 34/2019 licenziato dalla Conferenza stato-città e autonomie locali dell’11 dicembre scorso, prevede di sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l’ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti.
TRE TIPI DI COMUNI
Le amministrazioni nelle quali il rapporto si colloca al di sotto della soglia minima possono effettuare assunzioni a tempo indeterminato in misura superiore alla propria capacità assunzionale.
Per contro, le amministrazioni nelle quali tale rapporto si colloca al di sotto della soglia massima fissata dal provvedimento dovranno adottare un piano che consenta loro di rientrare nel 2025 entro i parametri fissati.
Infine, le amministrazioni comunali che presentano un rapporto intermedio fra i due valori soglia dovranno restare nel tetto delle capacità assunzionali, ma non sono obbligati ad adottare un piano di rientro.
IL RAPPORTO SPESA DEL PERSONALE/ENTRATE CORRENTI
Ai fini del calcolo del rapporto, le entrate correnti corrispondono alla media degli accertamenti relativi ai primi tre titoli relativi agli ultimi tre rendiconti approvati, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione relativo all’ ultima annualità considerata.
La spesa per il personale, invece, deve essere così conteggiata considerando tutti gli impegni di competenza senza detrazioni oltre all’ Irap, come rilevati nell’ ultimo rendiconto della gestione approvato.
LEGGI TUTTI I DETTAGLI DELL’INTESA TRA STATO E AUTONOMIE LOCALI

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