A Bergamo l’Assemblea di Anci. In duecento tra sindaci e amministratori giunti dalla Campania

A Bergamo l’Assemblea di Anci. In duecento tra sindaci e amministratori giunti dalla Campania

Si apre alla presenza di 2208 tra sindaci e amministratori locali (un numero mia così alto) e altrettanti ospiti la XXXIX Assemblea nazionale di Anci, alla fiera di Bergamo, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del ministro Roberto Calderoli.

Il Presidente Marino con i sindaci Mimmo Volpe e Antonio Pannone.

Il Presidente Marino con il sindaco di Benevento, Clemente Mastella

Il Presidente Marino con la sindaca Sonia Alfano

Dalla Campania presenti più di cento sindaci e altrettanti amministratori locali, capitanati dal presidente di Anci Campania Carlo Marino, una folta presenza che dimostra come dalla Campania arrivi una ‘voce forte e autorevole’ che chiede di affrontare i problemi aperti (terzo mandato, abuso d’ufficio, competenza dei sindaci anche nel corso delle emergenze climatiche come gli allarmi arancione, autonomia differenziata etc) con il pragmatismo che contraddistingue Anci.
Tanti i temi messi nella sua relazione dal Presidente Antonio Decaro. La novità è la richiesta al nuovo governo di un ‘Fondo unico per il sistema di protezione sociale comunale’ con risorse stabili che consentano agli ambiti e ai Comuni di programmare le attività all’inizio di ogni anno. «Potrebbe essere una novità importante, una grande semplificazione delle procedure che andrebbe tutto a beneficio di quella parte della popolazione delle nostre città che ha più bisogno».

E’  sulla legge di bilancio che Decaro si sofferma di più perché è quello il momento delle decisioni che incidono sulla vita delle città. E’ vero che il Fondo di solidarietà comunale crescerà gradualmente per 2 miliardi e mezzo, parte dei quali vincolati al welfare e agli sili nido. Ma l’Anci calcola una perdita secca di 230 milioni nel 2023 per il taglio della ‘spending review informativa’ più altri 110 per il cd. ‘Fondo Imu-Tasi’  più altre perdite per un totale di 350 milioni.
Che porta il totale del buco a 600 milioni. «Non permetteremo – dice Decaro – che si riapra la stagione dei tagli ai Comuni che tanti danni hanno fatto all’Italia e da cui a stento ci stiamo riprendendo».
Un ringraziamento e parole di apprezzamento sono indirizzate nei confronti del ministro Nordio che settimane fa si era espresso sul tema dell’abuso d’ufficio e in generale della responsabilità penale, civile ed erariale dei Sindaci: “Noi non chiediamo immunità né tantomeno impunità, ma solo regole chiare da poter rispettare con rigore. Oggi il 93 per cento dei casi di contestazione del reato di abuso d’ufficio si risolve tra assoluzioni e archiviazioni”.
LA RELAZIONE INTEGRALE DI DECARO

Posts Carousel

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos