Sostenibilità ambientale, sfida per le città
del Mediterraneo: incontro
tra sindaci a Procida

Sostenibilità ambientale, sfida per le città </br>del Mediterraneo: incontro </br>tra sindaci a Procida

Procida, Capitale della cultura, continua ad essere al centro del dibattito, con tante iniziative che coinvolgono i sindaci. Al centro i temi della sostenibilità, della cultura, della solidarietà e del Mediterraneo. Nella Piazza di Marina Grande, teatro di alcune manifestazioni, sabato 8 ottobre  protagonista il Presidente di Anci Campania, e sindaco di Caserta, Carlo Marino.
Insieme a lui il Sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino, quello di Matera, Domenico Bennardi, il vice sindaco di Napoli, Giuseppe Cirillo, il Presidente nazionale di CulTurMedia, Giovanni Barni,  il Presidente CRU Campania, Giuseppe Oliviero, e la docente di management presso l’Università Bocconi e Coordinatrice del gruppo trasversale “Cultura per lo sviluppo sostenibile” di ASVIS, Paola Dubini. 

Il Presidente Marino con il sindaco di Cardito, Cirillo

Passaggio di “consegne” tra i sindaci di Matera e Procida

L’evento è stato organizzato dai Consigli Regionali Unipol delle regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 promosso da ASVIS e con il Patrocinio morale del comune di Procida. Il  Presidente di Anci Campania, anche in qualità di coordinatore delle Associazioni regionali del Sud,  ha sviluppato i punti progettuali dei Comuni del Mezzogiorno per spendere bene le risorse del Pnrr: «Il futuro della città del Mezzogiorno dipende dalla loro sostenibilità ambientale. La città è il luogo principale della produzione e del consumo, quindi della trasformazione delle risorse ambientali e del degrado di materia ed energia. È anche il luogo di vita della maggioranza delle nostre  popolazioni e, in tal senso, luogo di esperienza, conoscenza ed espressione del disagio che la crisi ambientale pone all’umanità. Proprio nella città del Sud – ha aggiunto Marino –  emergono con più forza ed evidenza le contraddizioni tra sviluppo economico e ambiente. Contraddizioni che dobbiamo e possiamo correggere con l’intervento delle risorse del Pnrr e dei fondi della coesione territoriale. C’è bisogno che nelle regioni del Sud, a partire dalla Campania, si metta mano ad una Agenda del Territorio che corregga le storture e ponga la rigenerazione delle periferie come punto centrale del proprio intervento».

«E’ ormai chiaro – ha concluso Marino  – che bisogna percorrere la strada, certo complessa, della tutela attiva e sostenibile del nostro ambiente urbano, attraverso forme di riqualificazione e riuso dei nostri spazi cittadini. Al Sud lo possiamo fare e molte città, come Matera e tanti centri della Campania, ne sono un esempio»

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