Il comitato spontaneo degli idonei al concorso “RIPAM Coesione Sud” per il reclutamento di 2200 unità all’interno degli enti locali scrive ad Anci Campania per promuovere una deroga alla normativa “taglia idonei”. Secondo gli idonei non selezionati, la normativa risulterebbe difatti inapplicabile per tale selezione cruciale per le piccole amministrazioni del Meridione.
“Tale normativa – si legge nella missiva – limitando al 20% il numero di idonei che possono essere assunti oltre i vincitori, rischia di:
escludere numerosi idonei qualificati, che hanno superato la prova selettiva e sono già pronti per essere inseriti negli organici degli enti aderenti a tale concorso;
determinare una mancata copertura dei posti messi a bando, a causa di rinunce;
generare inefficienze per gli enti interessati, che potrebbero trovarsi nella necessità di indire nuovi concorsi per colmare eventuali carenze di personale, con un inutile spreco di risorse pubbliche e di tempo, non favorendo l’inserimento di tante forze fresche e giovani nella Pubblica Amministrazione”.
Lungaggini e ambiguità burocratiche che, secondo i promotori della denuncia, nei fatti si tramutano nel mancato reclutamento di unità strategiche da inserire nei Comuni del Mezzogiorno anche in virtù del ciclo di programmazione dei fondi PNRR. “Il mancato reclutamento degli idonei – scrivono ancora dal comitato – potrebbe ritardare l’attuazione dei progetti previsti e comportare la perdita di risorse strategiche per il rilancio del nostro Paese. Desideriamo evidenziare che la richiesta di una deroga alla “taglia idonei” per questo concorso trova un fondamento normativo già esistente. Come previsto dall’art. 35 del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.lgs. n. 165/2001), per Regioni, Province, Comuni ed Enti Locali, il limite del 20% per l’assunzione degli idonei non si applica nei casi in cui il numero di unità per concorso non superi le 20 unità”.
Nel caso del concorso RIPAM Coesione Sud, inoltre, la normativa “taglia idonei” risulterebbe persino inapplicabile in quanto “il numero di unità assegnate a ciascun Comune non supera, in alcun caso, le 20 unità. Pertanto, l’applicazione del limite del 20% risulta contraria alla ratio dell’art. 35 del D.lgs. n. 165/2001 e penalizza ingiustamente gli idonei, limitando al contempo la capacità organizzativa degli enti locali”.
28 comments
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Manu
17 Gennaio 2025, 12:28La taglia idonei andrebbe eliminata quando si va incontro ad uno spreco di cosí tante risorse. C’è carenza di personale presso gli enti locali. Le intenzioni? Bandire un nuovo concorso? Una follia.
REPLYPat
17 Gennaio 2025, 12:31Qualora venisse applicata la taglia idonei si andrebbe incontro ad uno spreco incredibile e ad un grande numero di ricorsi vista la possibilità di far scavalcare idonei con punteggi alti (esclusi dalla taglia idonei) da altri idonei con punteggi più bassi (rientranti con la taglia idonei) provenienti da altre regioni.
REPLYUNO SCHIFO
Agostino
17 Gennaio 2025, 12:42La "taglia idonei" al concorso RIPAM Coesione Sud penalizza sia i candidati qualificati che gli enti locali, costringendoli a nuove selezioni con inutili sprechi di risorse pubbliche. Rinunciare agli idonei già pronti rallenta l’attuazione dei progetti PNRR e limita la capacità operativa degli enti. Una deroga sarebbe non solo conforme alla normativa vigente, ma anche una scelta logica ed efficiente per evitare inefficienze e ritardi.
REPLYMaurizio
17 Gennaio 2025, 12:43La "taglia idonei" al concorso RIPAM Coesione Sud penalizza sia i candidati qualificati che gli enti locali, costringendoli a nuove selezioni con inutili sprechi di risorse pubbliche. Rinunciare agli idonei già pronti rallenta l’attuazione dei progetti PNRR e limita la capacità operativa degli enti. Una deroga sarebbe non solo conforme alla normativa vigente, ma anche una scelta logica ed efficiente per evitare inefficienze e ritardi.
REPLYMario
17 Gennaio 2025, 12:50La taglia idonei penalizza tutti, sia i candidati qualificati che gli enti locali, rappresentando uno spreco enorme di risorse economiche e di personale. Chiediamo tutti, a gran voce, una deroga!
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