“Un Borgo di Libri”, presentata alla Bmt la nuova edizione del festival letterario dedicato alle «Odissee»

“Un Borgo di Libri”, presentata alla Bmt la nuova edizione del festival letterario dedicato alle «Odissee»

Un Borgo di Libri 2025 sarà dedicato alle «Odissee: il nostro stato dell’arte». Il festival letterario e di cultura varia del borgo medievale di Casertavecchia, si terrà dal 14 agosto al 21 settembre prossimi, nell’antica civitas casertana.

La rassegna è stata presentata alla Bmt di Napoli, la Borsa mediterranea del Turismo, nello stand dell’Anci Campania. La kermesse casertana ha voluto mettere su piazza i suoi gioielli per promuovere incroci positivi con gli operatori turistici e culturali del bacino del Mediterraneo e offrire occasioni di crescita e confronto, rispettando i loro tempi.

«Un Borgo di Libri non è più solo un momento di risveglio culturale a fine estate ma anche uno spazio aggregativo della primavera, con gli eventi inseriti nel cartellone di Comunalia – ha spiegato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, presidente di Anci Campania – E’ una manifestazione che si sta radicando sempre più nella tradizione culturale della nostra città. L’Amministrazione crede molto in questo progetto. Siamo certi, infatti, che la cultura contribuisca non solo a determinare una grande crescita del territorio ma anche un incremento del numero dei visitatori a Casertavecchia e nel resto della città e a creare occasioni di crescita».

Il festival. promosso e finanziato dal Comune di Caserta, è diretto dal giornalista Luigi Ferraiuolo, che intende proseguire anche quest’anno sulla strada tracciata lo scorso anno. «Il tema Odissee è la seconda parte di Intelligenze naturali, il tema della edizione del 2024 e intende – spiega Luigi Ferraiuolo – analizzare con gli strumenti della letteratura quella sensazione di spaesamento che stiamo vivendo singolarmente e collettivamente come società, non solo italiana ma internazionale. Tutti vogliamo tornare a casa, in cerca di amicizia, ma una casa non si trova più a casa della transizione digitale sempre più repentina. La presenza per tempo nelle manifestazioni turistiche è la via maestra per i festival culturali di far conoscere i propri territori oltre che seminare nuove idee e contribuire alla crescita della cittadinanza».

 

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