Il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza che era stato decretato il 31 gennaio 2020, all’ inizio dell’epidemia da Covid-19. Con l’aumento dei contagi dovuti alla variante Delta, la scelta è stata fatta per poter agire con procedure più snelle in tutti i settori che necessitano di interventi d’ urgenza per il contrasto della pandemia, in particolare per l’ emissione delle ordinanze relative al completamento della campagna vaccinale, il ritorno a scuola degli studenti e del personale previsto a settembre, lo svolgimento delle elezioni amministrative ad ottobre. Lo stato d’ emergenza consente, sia ai dipendenti pubblici sia a quelli privati, di ricorrere allo smart working. Quando si tornerà alla situazione ordinaria, le norme che lo regolano dovranno essere riviste. La scelta di far lavorare i dipendenti da casa si è resa obbligatoria nel momento di massima criticità della pandemia per limitare i contatti tra le persone, garantire il distanziamento sociale e arginare i contagi da Covid-19. Resta per i presidenti di Regione la possibilità di firmare ordinanze che però possono contenere soltanto misure più restrittive di quelle previste dal governo. Con la dichiarazione dello stato di emergenza è stata istituita la «cabina di regia» alla quale partecipano i governatori proprio per seguire una linea comune, sia pur differenziata a seconda dell’andamento della curva epidemiologica nelle diverse aree, ma soprattutto per esaminare con l’ esecutivo i provvedimenti da adottare a livello nazionale.
fonte: Corriere della Sera
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