Ora manca solo la Corte dei conti. Il decreto che regola l’anticipo del Tfr/Tfs ai dipendenti pubblici ha ottenuto il bollino della Ragioneria generale e le firme dei tre ministri interessati: Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) oltre ovviamente alla titolare della Funzione pubblica Fabiana Dadone. Ora la magistratura contabile dovrebbe dare l’ultimo via libera in 30 giorni. Poi il meccanismo dovrebbe finalmente partire. Parlare di «anticipo» sembra ormai fuori luogo, visto che a sbloccare i primi 45mila euro della liquidazione dei dipendenti pubblici dalle lunghe attese imposte a suo tempo dalla spending review è un decreto del gennaio 2019. Ma è stata la stessa ministra della Pa Fabiana Dadone a ricordare ieri che al suo arrivo a Palazzo Vidoni il dossier su una delle misure più annunciate dal governo giallo-verde era «vuoto». A complicare il decollo dell’attuazione è stato poi il rimpallo con il Consiglio di Stato che ha imposto più di un ritocco al primo testo. Fatto sta che salvo inciampi finali entro maggio il meccanismo dovrebbe partire.