Firmato in Regione il Protocollo per monitorare la spesa del Pnrr e le ricadute occupazionali

Firmato in Regione il Protocollo per monitorare la spesa del Pnrr e le ricadute occupazionali

È stato siglato a Palazzo Santa Lucia, tra governo regionale, Anci Campania, e parti sociali, il «Protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per gli investimenti complementari». A porre la firma sul documento, la cui proposta era stata approvata dalla giunta regionale, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino, i segretari generali regionali della Cgil, Nicola Ricci, della Cisl, Doriana Buonavita, della Uil, Giovanni Sgambati, il presidente di Upi Campania, Francesco Alfieri, presente l’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello.(SCARICA E LEGGI)
Il documento, previsto dal decreto legge del 31 maggio 2021, stabilisce attività di monitoraggio sull’uso delle risorse del Pnrr, anche in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei e del Fondo per lo sviluppo e la coesione, in merito alle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli investimenti sostenuti e delle riforme previste e da attuare. All’interno del tavolo potranno essere stipulati specifici accordi negoziali in materia di legalità, codice degli appalti e sicurezza sui luoghi di lavoro. 
Con la sottoscrizione dell’accordo si dà ufficialmente il via ai lavori del Tavolo regionale territoriale e di settore, che sarà convocato con regolarità e che sarà composto dal governatore o da un suo delegato, dal coordinatore della Cabina di regia regionale, dal dirigente generale della Programmazione, dai dirigenti generali dei dipartimenti di riferimento rispetto alle materie di volta in volta trattate e da un rappresentante per ognuna delle parti che hanno firmato il protocollo.

«Questo protocollo – commenta il presidente di Anci Campania, Carlo Marino  – segna un importante passo avanti per la Campania, nella prospettiva delle sfide che ci attendono nei prossimi anni con la programmazione, la spesa delle risorse nazionali ed europee e la battaglia contro l’Autonomia differenziata che, per i Comuni del Sud e lo ribadiamo, è una proposta di secessione che aiuterà solo le regioni ricche. Accogliamo con favore il confronto con il sindacato, lo abbiamo sottolineato già nel protocollo che abbiamo sottoscritto con loro alcune settimane fa, soprattutto perché si inizia un percorso strategico di sviluppo. È fondamentale la collaborazione leale di tutti gli attori, con i quali dialogheremo costantemente con l’intento di tutelare l’interesse comune e la correttezza dei conti pubblici, per il bene della Campania, dei suoi 550 Comuni e delle comunità amministrate».

Anche il governatore De Luca ha sottolineato l’importanza del documento ma non ha mancato di sottolineare critiche al governo soprattutto sul tema della corresponsione del FSC che attende da nove mesi di essere licenziato dal Cipess ed essere accreditato alla Regione e da qui distribuito ai Comuni. Poi due proposte per dare uno choc a una situazione economica che ormai langue. «Occorre fare subito un piano assunzionale di 300 mila giovani nei Comuni. Inoltre bisogna trasformare tutto il Sud in Zes, almeno fino a quando il pil del Mezzogiorno non raggiunge il 90% di quello del centro Nord»

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