Nelle more del perfezionamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all’articolo 1, comma 451, della legge 11 dicembre 2016, n.232, con il quale vengono stabiliti i criteri di riparto del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2024, il Viminale comunica che, al fine di facilitare la programmazione e la gestione del bilancio di previsione degli enti locali per il corrente esercizio finanziario, sono stati resi disponibili alla pagina web https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/floc.php/in/cod/40 e sono visualizzabili con le consuete modalità i dati relativi al FSC 2024.

Il fondo, come è noto, è suddiviso in due segmenti. Il primo (a carico dello Stato) serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte dalla legge di stabilità 2016, mentre il secondo (alimentato dagli stessi comuni con una quota dell’Imu) viene distribuito, appunto, seconda una logica di perequativa.
Il riparto 2024 evidenzia l’incremento della quota perequativa, calcolata sulla base della capacità fiscale e dei fabbisogni standard, che sale al 70 % (nel 2023 era 65%), mentre la restante parte è assegnata secondo il criterio di compensazione delle risorse storiche (nel 2023 era il 35%).

Per il prossimo anno sono ancora previste le quote vincolate per sociale, asili nido e trasporto studenti disabili: la prima è già assegnata, mentre per le altre due occorrerà attendere più avanti. Dal 2025, invece, queste quote confluiranno nel neoistituito fondo speciale equità livello dei servizi, secondo il nuovo meccanismo disegnato sempre dalla manovra per adeguarsi alla sentenza n. 71/2023 della Corte costituzionale.
Ma questi criteri sono stati contestati da Anci in sede di Conferenza unificata.