La riorganizzazione del S.S.N. italiano a trazione territoriale dovrà fare i conti con la cronica carenza di personale.
Nel 2012 il personale dipendente del S.S.N. ammontava a 673.416 unità, precipitato a 647.061 nel 2017 e attestatosi a 670.566 nel 2021. Il calo è da ascrivere perlopiù al blocco del turn-over nelle Regioni commissariate o in piano di rientro, mentre l’incremento è dipeso in gran parte dalla pandemia e relative misure emergenziali. Ulteriore elemento di criticità è rappresentato dalla migrazione all’estero di medici e infermieri. Secondo l’OCSE opererebbero all’estero oltre 21 mila medici e 18 mila infermieri italiani. Una migrazione avvenuta in misura significativa sino al 2018 per poi calare dal 2019 in poi. Il grafico che segue illustra il trend del personale dipendente del S.S.N. italiano dal 2012 al 2021 (Fonte: MEF 2021).
Di tale personale dipendente del S.S.N. i medici e gli odontoiatri sono 108.387 e gli infermieri 279.837 per un totale di 388.224 unità.
In Campania, al 31.12.2021, il numero dei medici del S.S.N. ammonta a 9.333 e quello degli infermieri a 18.997 per un totale di 28.330 unità. Il prospetto che segue illustra la componente medica e infermieristica di ciascuna Regione d’Italia e l’incidenza sulla popolazione residente. La Campania presenta una importante carenza di medici e infermieri rispetto ai valori medi nazionali (Fonte: Ragioneria Generale dello Stato – ISTAT).
Inoltre, nel triennio 2019 – 2021, la Campania registra una importante riduzione del numero dei MMG (da 4.037 del 2019 a 3.631 del 2021).
Il Direttore Scientifico e Responsabile del Dipartimento Salute ANCI Campania
Antonio Salvatore
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