Pnrr: chi ha beneficiato del Foi, non può ottenere (per la stessa opera) la compensazione prezzi

Pnrr: chi ha beneficiato del Foi, non può ottenere (per la stessa opera) la compensazione prezzi

Chi ha beneficiato del Fondo opere indifferibili (Foi) non può accedere, per lo stesso intervento, al Fondo per la compensazione prezzi.
Lo chiarisce una faq del Ministero dell’economia e delle finanze pubblicata sulla Sezione Area Rgs, precisando che se un ente beneficiario di Foi valuta di voler accedere alle risorse alternative gestite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve prima inoltrare all’amministrazione titolare una rinuncia formale.
Entrambi gli strumenti (Foi e fondo compensazione prezzi) nascono con lo stesso obiettivo, ossia fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, che hanno azzoppato il mercato dei lavori a partire dal 2022.
Tuttavia, essi sono stati concepiti come strumenti fra di loro alternativi. Mentre il Foi è stato pensato per le opere che dovevano ancora partire, os
sia per le quali non era ancora stata avviata una procedura di affidamento e ha permesso di bandirla al prezzario aggiornato, il fondo Mit è stato dedicato alle opere già in corso di esecuzione, per le quali negli stati avanzamento lavori (sal) doveva essere evidenziato l’incremento prezzi con possibilità per la stazione appaltante di accedere ai relativi contributi. Del resto, il decreto Mit del 1° febbraio 2023 recante la disciplina le modalità operative e le condizioni di accesso al fondo per la revisione prezzi prevede espressamente che a tale fondo non possano accedere gli enti già beneficiari del foi, in attuazione dell’articolo 26, comma 6-bis, del dl 50/2022. Se un ente beneficiario di foi valuta di voler accedere al fondo per la revisione prezzi gestito dal Mit deve prima inoltrare all’amministrazione titolare, e allo stesso Mef, una rinuncia formale al contributo già assegnato in via definitiva.
Attenzione: Via XX Settembre svolgerà controlli puntuali (tramite i codici identificativi di gara) e laddove evidenzi casi di “doppio finanziamento” procederà alla revoca d’ufficio. È quindi necessario che i responsabili di progetto verifichino bene le fonti di finanziamento del quadro economico.
I due fondi hanno anche un differente impianto contabile. Il Foi incrementa il contributo originario destinato alla stessa opera ed è soggetto alle stesse regole di rendicontazione. I relativi ribassi d’asta rimangono disponibili per il progetto fino alla sua conclusione e non è necessario distinguerli. (tratto da Italia Oggi)

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