Assemblea Anci Campania, Decaro apre sul terzo mandato. Marino: certezze su responsabilità e risorse

Assemblea Anci Campania, Decaro apre sul terzo mandato. Marino: certezze su responsabilità e risorse

L’Assemblea regionale di Anci Campania si sta tenendo il 6 e il 7 ottobre nello storico salone dei Marmi di Salerno (quello dove nel 1944 si tenne la prima riunione del Consiglio dei Ministri dell’Italia liberata), davanti a una platea di centinaia di sindaci. (LE INTERVISTE SU LIRA TV)

E’ stata aperta dalla relazione del presidente di Anci Campania, Carlo Marino, presenti i sottosegretari Tullio Ferrante e Pina Castiello. Invitati d’onore il presidente di Anci, Antonio Decaro e il segretario Veronica Nicotra. “Da anni – ha esordito Marino – sta crescendo il ruolo dei sindaci e dei Comuni perché si cerca sempre più di coinvolgere le comunità locali nei processi decisionali, alcuni anche di natura internazionale, penso al contributo dei Comuni sul terreno dell’accoglienza e del controllo dei flussi migratori. Per non parlare poi dei processi e degli interventi di protezione civile, fortemente ampliati come sta succedendo nell’emergenza del bradisismo dei Campi Flegrei, o degli interventi nel campo sociale dopo la stretta sul reddito di cittadinanza”.

“E’ un ruolo che non ci spaventa – ha aggiunto il presidente di Anci Campania – ma occorrono certezza nella filiera delle responsabilità e certezza nelle risorse da assegnare ai Comuni. Siamo pronti a collaborare con il governo, ma è necessario che già nella legge di bilancio si mettano i Comuni davvero al centro. Sono i Comuni a produrre pil economico e sociale”.

L’assemblea regionale dell’Anci Campania – ha sottolineato il segretario nazionale di Anci, Veronica Nicotra – è un momento di incontro e dibattito importantissimo. Qui portiamo i temi che riguardano i Comuni di tutta Italia. Quelli che, lo dicono i dati tecnici non le interpretazioni, sono impegnati concretamente nello spendere i fondi per il Pnrr. E, al momento, i sindaci li stanno spendendo bene. Ecco perché appare assurda la decisione, in questo momento, da parte del Governo di tagliare le risorse. Ripartiamo da questi confronti per far sentire la nostra voce”.

E’ toccato infine al presidente Decaro, nel corso di un applauditissimo intervento, toccare i temi che saranno oggetto di un approfondimento puntuale alla prossima Assemblea nazionale di Genova. “Siamo autorevoli – ha detto il presidente nazionale – perché siamo compatti, tra noi non ci sono steccati di appartenenza. Abbiamo avuto una estate impegnativa densa di scadenze, ma ci siamo fatti trovare pronti, cabbiamo messo la faccia. Noi siamo quelli che il presidente Mattarella chiama il terminale esposto della Repubblica”.

Poi ha acceso i riflettori su due temi che costituiscono un nervo scoperto per numerosissimi sindaci: terzo mandato e abuso d’ufficio. “Ci stiamo battendo per il terzo mandato – ha ripetuto Decaro tra gli applausi – E’ assurdo che a Parigi si possa fare il sindaco a vita e qui, se la gente ti vuole e ti vota, devi andare via dopo due mandati. Il Parlamento aveva paura di una deriva autoritaria, per questo aveva fissato dei limiti. Ma qui non c’è stata alcuna deriva, c’è solo la paura, in alcuni esponenti politici, per la autorevolezza dei sindaci che rappresentano egregiamente il territorio”.

Infine sull’abuso d’ufficio, Decaro ha ribadito: “Non vogliamo né immunità né impunità. Chiediamo però che sia definito con una legge il perimetro delle responsabilità dei sindaci. Non possiamo essere raggiunti da un avviso di garanzia solo perché non abbiamo concesso una biblioteca a una scuola di danza e l’abbiamo assegnata a un’associazione ecologica”.

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